Il cesenate Michele Cappelletti e il riminese Luca Carli sono la coppia campione del mondo in carica di beach-tennis. Giovani e ambiziosi, con un albo d’oro quasi inimitabile, coltivano soprattutto un sogno: “Dopo il beach-volley vedere anche i racchettoni alle olimpiadi”.
Se dico ciclismo, cosa vi viene in mente?
Michele: Senza dubbio Marco Pantani
Luca: Il Pirata
Romagnolo come voi…
Michele: Sì, ma è un’ammirazione che va oltre il campanilismo
Luca: A Pietracuta, dove abito io, è nato uno dei primi fans club di Pantani. Impossibile non amarlo
Quando il primo giro in bicicletta?
Michele: Direi all’asilo
Luca: Credo di aver imparato prima a pedalare che a camminare
Luca Carli
Cosa invidiate ai ciclisti?
Michele: La resistenza
Luca: La capacità di tenere alto il livello della performance per distanze lunghissime
Cosa non invidiate ai ciclisti?
Michele: La sofferenza quando la strada sale
Luca: L’acido lattico nelle gambe
Vi allenate con la cyclette?
Michele: Certo, il lavoro aerobico è parte integrante della nostra preparazione
Luca: Sì, ma preferisco pedalare all’aria aperta
La vostra cima Coppi?
Michele: I Mondiali di Cervia
Luca: Idem
Michele Cappelletti
Esiste il doping nel beach tennis?
Michele: Mai visto
Luca: Assolutamente no
Più forte l’Italia del ciclismo o del beach tennis?
Michele: Più forti noi
Luca: Mi spiace per i ciclisti, ma non c’è paragone
Con i racchettoni si vince in fuga o in volata?
Michele: Noi spesso vinciamo con distacco…
Luca: L’importante non è come si vince, ma vincere e basta
A cura di Mario Pugliese Copyright © INBICI MAGAZINE