Quello che sta toccando Davide Malacarne è uno di quei casi dei quali avremmo fatto volentieri a meno di parlare, se non fosse che siamo ai limiti dell’assurdo. L’ex corridore di QuickStep, Europcar e Astana ha ricevuto dalla NADO la comunicazione di un’inibizione per un anno, a decorrere dal 20 gennaio 2020 e con scadenza al 19 gennaio 2021, nonostante non sia più un corridore professionista dal 2016. L’anno seguente ha svolto alcune gare di ciclocross, ma la sua carriera professionistica è praticamente finita lì.
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Secondo quanto riporta Il Gazzettino, all’origine dell’inibizione di Davide vi è la violazione dell’obbligo di reperibilità. Malacarne non avrebbe fornito informazioni sui luoghi dove si trovava e dove quindi poteva essere raggiunto per sottoporsi a controlli a sorpresa. Ma il corridore sostiene anche di avere comunicato formalmente alla Federazione già a fine 2018 la decisione di non correre più, anno in cui aveva svolto alcune gare di mountain bike.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine