Un tricolore da favola: Jakob Dorigoni ha rincorso la condizione migliore per tutta la stagione di ciclocross, a causa di un infortunio al braccio che gli è occorso a ottobre. L’altoatesino, però, non molla: si prepara al meglio, conquista un podio in coppa del mondo a dicembre e alla fine decide di partecipare al campionato italiano Elite, nonostante sia ancora un Under 23. E riesce a vincere, anzi a stravincere.
Il campionato italiano di ciclocross che si è svolto a Schio, in Veneto, finisce quindi con l’incoronazione di Dorigoni, corridore che da tanti anni è indicato come una delle speranze più importanti per il futuro del ciclocross azzurro. Ma non solo: occhio anche al ciclismo su strada. L’altoatesino ha corso lo scorso anno con il Team Colpack, ed è già nel mirino della Deceuninck-QuickStep e della Trek-Segafredo. Chissà che in futuro non riesca a togliersi qualche soddisfazione importante anche con uno squadrone: ma nel frattempo se lo coccola la Selle Italia Guerciotti Elite, con la quale Jakob è cresciuto nel migliore dei modi.
Dorigoni ha rotto gli indugi nel secondo giro. L’unico che ha cercato di rispondere al suo ritmo vertiginoso è stato Gioele Bertolini, che ha cercato di difendere il tricolore con le unghie e con i denti. In testa alla gara abbiamo quindi visto due corridori che hanno iniziato la stagione in ritardo: Dorigoni per un infortunio, Bertolini perché aveva preferito rinunciare al ciclocross, in un primo momento, sperando di ottenere una convocazione olimpica per la gara di Mountain Bike a Tokyo. Gioele ha quindi iniziato a gareggiare a novembre: come sarebbe andata se avesse fatto tutta la stagione, lui che ha conquistato anche una top-10 mondiale tra gli Elite, al suo primo anno nella massima categoria?
E’ difficile rispondere a questa domanda. A togliere tutti i dubbi ci ha pensato Dorigoni, che da Under 23 si va a prendere il tricolore nella categoria Elite. Molto bene anche Nicolas Samparisi, che chiude al terzo posto subito davanti a Cristian Cominelli: anche per Samparisi arriva quindi una soddisfazione, lui che ha corso per tutta la stagione all’estero.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine