Elia Viviani non ha incantato nelle ultime due stagioni con la maglia della Cofidis. Il velocista ha conquistato sette vittorie (tutte nel 2021), ma nessuna in eventi di primissimo piano a livello internazionale. Il rendimento del veronese non è stato dei migliori con la formazione transalpina, anche se su pista è riuscito a conquistare la medaglia di bronzo nell’Omnium alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e l’oro nell’Eliminazione agli ultimi Mondiali.
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Il 32enne si è lasciato alle spalle il biennio con la compagine francese, che aveva puntato su di lui per le volate visto quanto di buono aveva fatto vedere lo sprinter quando indossava i colori della Deceuninck Quick-Step. Elia Viviani si è ora accasato con la Ineos Grenadiers e oggi ha ricevuto pesanti critiche da Cedric Vasseur, il team manager della Cofidis che ha attaccato l’azzurro tramite alcune dichiarazioni rilasciate a L’Equipe.
Parole al veleno pubblicate sulla colonna del blasonato quotidiano sportivo francese: “Da un punto di vista sportivo Elia Viviani è stato un fallimento. Dall’altro lato, credo ci abbia fatti crescere. È stato in grandi squadre e ha instillato nel team un modo di lavorare che ci ha fatto fare progressi. Ma quando ingaggi un corridore come lui ti aspetti che ti porti 3000 punti UCI in due anni, non 1200“.
Cedric Vasseur ha poi proseguito: “Si è presentato al Tour con la pancetta. Ovviamente con quella percentuale di massa grassa non è andata bene. Quando un leader chiude l’anno con 200 punti, è un anno perso. Ha avuto un 2021 soddisfacente, ma a un livello che non è quello di Elia Viviani. Non voglio nemmeno incolparlo, perché so che ha dato il 100% dei suoi mezzi, solo che i suoi mezzi non erano quelli che aveva alla QuickStep”.
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