La notizia del fallimento del progetto Epowers Factory Team porta ad un risvolto davvero molto brutto per il ciclismo italiano. La formazione Professional sarebbe dovuta essere ungherese, ma con cuore italiano, non solo come organico ma anche a livello di staff.
Secondo quanto era trapelato nei mesi scorsi, la Epowers Factory Team doveva avere in squadra ben sei corridori italiani che avrebbero dovuto compiere il passaggio tra i professionisti nel 2020: si tratta di Andrea Cacciotti (Casillo Maserati), Michele Corradini (Team Fortebraccio), Jalel Duranti (Colpack), Gregorio Ferri (Zalf), Andrea Toniatti (Colpack) e Manuel Allori (Team Franco Ballerini). Tutti questi corridori, purtroppo, per adesso sono a piedi, tranne Allori che ha raggiunto un accordo con la Maltinti Lampadari.
Tutto questo senza considerare lo staff, che adesso deve cercare con urgenza una nuova collocazione per la prossima stagione.
Ricordiamo che la Epowers Factory Team, guidata dal team manager Sandro Lerici, sarebbe dovuta essere una formazione sponsorizzata dal governo ungherese, e avrebbe voluto prendere parte al Giro d’Italia 2020, che vivrà le sue prime tre tappe proprio nella nazione magiara.
Gli altri corridori che avrebbero dovuto far parte del progetto sono Davide Rebellin, corridore che a 47 anni si sta ancora mettendo in evidenza, insieme a Darwin Atapuma (Cofidis), Riccardo Stacchiotti (Giotti Victoria-Palomar), Nicola Toffali (Sporting/Tavira), Federico Zurlo (Giotti Victoria-Palomar), oltre a tre atleti ungheresi.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine