L’olandese ne approfitta della fuga e va a conquistare a Trento il titolo continentale in linea donne elite dopo l’argento nella cronometro individuale. Medaglia d’argento per la Germania con Liane Lippert, bronzo alla lituana Rasa Leleivyte, vincitrici dello sprint che comprendeva anche Marta Cavalli, sesta classificata.
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Otto giri per 107 km complessivi sono il menù della gara che assegna il titolo europeo della categoria donne Elite sul circuito di Trento. Pronti, via e una lunga serie di scatti soprattutto della nazionale francese, con Eugenie Duval ed Audrey Cordon-Ragot. La prima, vera azione è quella che, col passare dei chilometri risulterà fondamentale, con quattro atlete che vanno all’attacco: Soraya Paladin (ITA), Romy Kasper (GER), Aude Biannic (FRA) ed Ellen Van Dijk (NED). Dopo un paio di giri il quartetto comincia lentamente a sgretolarsi ed è la transalpina la prima a perdere terreno.
La tedesca Kasper collabora inizialmente con Paladin (che stamane ha annunciato il passaggio alla Canyon-SRAM dalla stagione 2022) e la olandese, ma anche lei deve arrendersi. Nel gruppo cede di schianto Marianne Vos, forse vittima di una condizione non entusiasmante, e le compagne rompono i cambi insieme alle azzurre.
Mancano tre giri al termine e sulla salita di Povo anche Soraya Paladin abbandona le chance di medaglia: alle proprie spalle è Liane Lippert che attacca inizialmente in solitaria avvicinandosi alla Van Dijk, ma un gruppetto con Elisa Longo Borghini e Marta Cavalli la raggiunge. La tattica olandese funziona grazie anche alla presenza di Demi Vollering ed Annemiek Van Vleuten, fino a quel momento ben nascoste. Longo Borghini è molto attiva soprattutto in salita, e si sacrifica per Marta Cavalli, diventata la finalizzatrice delle Azzurre. Il gruppetto inseguitore però, dopo essersi notevolmente avvicinato alla testa della corsa inizia a guardarsi e la collaborazione cessa in modo netto: ci sono discussioni tra la stessa Cavalli (rimasta l’unica italiana nell’ultima tornata e mezza) e le altre, poi anche tra Marlen Reusser ed Annemiek Van Vleuten.
C’è qualche timido tentativo anche da parte di Katarzyna Niewiadoma, Alena Amialiusik e Liane Lippert ma per l’oro non c’è più nulla da fare: il vantaggio si è ormai dilatato inesorabilmente in discesa ed Ellen Van Dijk può festeggiare il suo primo titolo continentale in linea dopo ben quattro vittorie consecutive nella crono. La 34enne della Trek – Segafredo stacca di 1’18” le prime inseguitrici e Liane Lippert vince la volata per l’argento davanti alla lituana Rasa Leleivyte, la quale da diversi anni vive in Italia e corre per l’Aromitalia-Basso Bikes – Vaiano. Sesto posto per Marta Cavalli, decima Elisa Balsamo la quale era nel secondo gruppo.
Nel medagliere l’Italia resta al comando con tre ori, tre argenti e un bronzo. Manca solamente la prova in linea Elite maschile, che scatta domani alle 13:15. I primi 73 km sono interamente in linea, percorrendo il tracciato che passerà attraverso Cadine, Vezzano, Vigo Cavedine e soprattutto Candrai, tetto della corsa a 1040 metri. La discesa porta direttamente all’ingresso sul circuito di Trento con lo strappo di Povo da percorrere otto volte per un totale di 179 km ed un dislivello superiore ai 3000 metri. L’Italia di Davide Cassani è al via con Giovanni Aleotti, Andrea Bagioli, Mattia Cattaneo, Sonny Colbrelli, Filippo Ganna, Gianni Moscon, Matteo Trentin e Diego Ulissi e tra i numerosi avversari ci sono Tadej Pogacar (Slovenia), Remco Evenepoel e Philippe Gilbert (Belgio), Joao Almeida (Portogallo), Mikel Landa e David De la Cruz (Spagna), Romain Bardet (Francia), Bauke Mollema (Paesi Bassi), Gino Mäder e Marc Hirschi (Svizzera) e Peter Sagan (Slovacchia).
L’azzurra Marta Cavalli dopo l’arrivo ai microfoni di Tina Ruggei
a cura di Andrea Giorgini – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata