Si chiude nel migliore dei modi la rassegna di Trento per i colori Azzurri che vincono la quarta gara in questa rassegna continentale grazie al bresciano della Bahrain – Victorious che in una volata a due ha la meglio su Remco Evenepoel. Terza piazza per il francese Benoit Cosnefroy, già Campione del Mondo Under 23.
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L’Europeo di ciclismo su strada più spettacolare della storia si è svolto oggi in Trentino nella prova maschile Elite: 179 chilometri ed oltre 3500 metri di dislivello, con un tratto in linea di 73 km sulle rampe del Monte Bondone seguito dagli otto giri del circuito di Povo. Partono agguerrite le nazionali di Francia e Spagna, battagliandosi nella prima parte: è un duello franco-iberico, per lo meno qui, ma Italia, Belgio, Portogallo e Svizzera non stanno a guardare. Inizialmente Andrea Bagioli è colui che deve presenziare nella testa della corsa, mentre dietro ci sono Gianni Moscon e Matteo Trentin a rompere i cambi. Si mietono le prime vittime illustri, come Peter Sagan, Matej Mohoric ed Ivan Garcia Cortina.
L’azione principale vede nove corridori: insieme al campione continentale di Glasgow 2018 (che corre in casa essendo originario di Borgo Valsugana) ci sono Sonny Colbrelli, i belgi Ben Hermans e Remco Evenepoel, il francese Benoit Cosnefroy, lo sloveno Tadej Pogacar, il norvegese Markus Hoelgaard ed il russo Pavel Sivakov. Il gruppetto guadagna subito il vantaggio necessario per andare a giocarsi una medaglia, ma al penultimo passaggio da Povo Remco Evenepoel innesta il turbo e con lui rimangono solamente Colbrelli e Cosnefroy. L’azione del fenomeno belga fa male alle gambe del transalpino, che nel giro successivo si arrende; solo il Cobra bresciano campione d’Italia in carica è capace di tenere le ruote di Remco, e lo sforzo è stato immane. Nella discesa Colbrelli gli da qualche cambio ma si attende la volata nel centro storico di Trento, dove l’Azzurro prende in testa l’ultima curva e vince nettamente. Dopo il traguardo Evenepoel si è anche reso protagonista di un brutto gesto offensivo dovuto alla frustrazione per la sconfitta.
Sono quattro gli ori italiani e con otto medaglie totali (ci sono anche tre argenti ed un bronzo) superiamo il record dello scorso anno a Plouay quando ne ottenemmo sette. E quattro sono i titoli continentali consecutivi vinti dall’Italia nella gara maschile Elite, da Glasgow 2018 con Matteo Trentin (oggi quarto), passando per Alkmaar 2019 con Elia Viviani e Plouay 2020 con Giacomo Nizzolo, accomunato da Colbrelli con la doppia vittoria al Campionato Italiano ed agli Europei nella medesima stagione. Per Davide Cassani, il quale lascerà il ruolo di CT dopo i Mondiali di fine mese in Belgio, è la ciliegina sulla torta della sua gestione.
Questo magico 2021 per lo Sport italiano non sembra aver fine. E a noi va bene così, ne siamo orgogliosi.
a cura di Andrea Giorgini – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata