E’ sempre lui il maggior esponente azzurro del ciclismo su pista: Elia Viviani.
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Il velocista del Team Sky va a prendersi, da favorito, la medaglia d’oro agli Europei di Grenchen, in Svizzera, nell’omnium. E’ il secondo successo consecutivo per il veronese nella competizione continentale in questa specialità: dopo la delusione del podio mancato a Londra 2012, Viviani è cresciuto tantissimo, soprattutto nelle prove a lui ostili (quelle con partenze da fermo, l’inseguimento individuale e il chilometro), diventandone uno dei migliori esponenti al mondo.
Finale palpitante per una delle più spettacolari specialità della pista: nella classifica finale Elia Viviani è giunto a pari punti con il danese Lasse Norman Hansen, campione olimpico a Londra, a quota 191 punti, ma l’ha spuntata grazie al successo nel giro lanciato. Da sottolineare gli ultimi giri al cardiopalma nella corsa a punti: il nostro alfiere era partito con vantaggio su tutti gli avversari, si è limitato a gestire, ma è stato scavalcato dal danese Hansen, che prima del sedicesimo e ultimo sprint, era davanti. La volata conclusa al terzo posto è valsa a Viviani due punti e la medaglia d’oro. Il bronzo è andato al britannico Jonathan Dibben, grande protagonista della prova finale (addirittura due giri conquistati e 188 punti finali).
Un successo che conclude una stagione strepitosa per Elia Viviani, che su strada, grazie al passaggio al Team Sky, ha migliorato i tanti punti deboli, imponendosi addirittura in otto frazioni, e su pista si è confermato campione continentale, aumentando le attese in vista delle Olimpiadi di Rio del prossimo anno.
Fonte www.oasport.it
gianluca.bruno@oasport.it