La ripartenza e il riscatto di Fabio Aru potrebbero prendere vita da una disciplina che ha caratterizzato la sua carriera nelle categorie giovanili: il ciclocross. Il corridore sardo non rinnoverà il contratto con la UAE Team Emirates dopo tre anni che non hanno portato nemmeno lontanamente ai risultati sperati: nessuna vittoria, nessun acuto, il problema all’arteria iliaca poi risolto e il triste abbandono durante la nona tappa del Tour de France di quest’anno, vinta da Tadej Pogacar.
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Le indiscrezioni che riguardano il futuro di Fabio Aru sono molte in questo periodo in cui il corridore si è trincerato nel silenzio, ma alcune fonti molto autorevoli parlano di un Aru che potrebbe rilanciarsi attraverso il ciclocross, disciplina che gli è stato proposto di fare al fine di tornare il corridore di un tempo.
Sono ormai molti anni che il sardo non gareggia più lungo gli sterrati invernali, ma l’obiettivo è quello di fare tanta fatica per cercare di ritrovare il colpo di pedale giusto anche in vista delle gare su strada.
Per il 2021, un interessamento importante verso Aru sarebbe stato dimostrato dalla Alpecin-Fenix di Mathieu Van der Poel. La squadra diretta dal team manager Philip Roodhoft offrirebbe ad Aru la possibilità di svolgere qualche gara di ciclocross nel mese di gennaio e poi far ripartire Fabio nelle gare su strada. La squadra olandese potrebbe così puntare su Mathieu Van der Poel, Tim Merlier e Dries De Bondt per le grandi classiche, e su Fabio Aru come uomo di classifica per le corse a tappe.
Ad oggi, la Alpecin-Fenix è ancora una squadra Professional. Si pensava che la squadra di Roodhoft avesse potuto acquisire la licenza World Tour della CCC, ma alla fine è stata presa dalla Circus-Wanty Gobert.