C’è una nuova stella nel firmamento del ciclismo internazionale.
Dopo lo splendido acuto alla Amstel Gold Race Marta Cavalli strabilia tutti anche alla Freccia Vallone, imponendosi sulla ben più esperta rivale Annemiek Van Vleuten nello sprint a due. L’ineguagliabile cornice belga del Muro di Huy torna a celebrare un’atleta azzurra a 20 anni di distanza dal trionfo di Fabiana Luperini e l’Italia conferma di essere la nazione più in forma in questo esaltante avvio stagionale.
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Le cicliste azzurre si mettono in bella mostra fin dalle prime battute con l’azione di Anastasia Carbonari (Valcar-Travel & Service) e Katia Ragusa (Liv Racing Xstra). Il tandem tricolore subisce poi il ritorno di Federica Piergiovanni (Valcar-Travel & Service) e Silvia Zanardi (Bepink), che assieme a Kylie Waterreus (Lotto Soudal Ladies) e Pauline Allin (Arké Pro Cycling Team) compongono la fuga di giornata.
Ai 45 km dall’arrivo le battistrada vengono raggiunte da una decina di atleteinclusa la temibile Leah Thomas (Trek-Segafredo). Il gruppo prosegue nel tentativo di ricongiungimento sotto la spinta della Movistar di Annemiek Van Vleuten e una volta riassorbite le attaccanti si forma un drappello di circa quindici unità (incluse Marta Cavalli ed Elisa Longo Borghini).
Si decide tutto sulla terza ascesa al Muro di Huy. Van Vleuten sembra avere una marcia in più ed approccia al comando la dura asperità, nessuna riesce a tenere il suo passo ad eccezione di Marta Cavalli. L’azzurra si riporta eroicamente sulle ruote della neerlandese bruciandola di forza negli ultimi cinquanta metri per la gioia del team FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope.
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