Sabato e domenica prenderà il via la stagione di Flanders Classics, comitato organizzatore delle sei classiche di un giorno che hanno luogo in Belgio. Si inizierà questo fine settimana con la Omloop Het Nieuwsblad, per poi continuare con la Gent-Wevelgem e la Dwars Door Vlaanderen. In seguito si svolgerà la gara più importante per i fiamminghi, il Giro delle Fiandre, domenica 7 aprile. La stagione di Flanders Classics si chiuderà con la Scheldeprijs, tre giorni dopo il Fiandre, e con la Brabantse Pijl.
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Negli ultimi mesi, l’australiano Scott Sunderland è stato nominato nuovo direttore generale di corsa per le gare organizzate da Flanders Classics, ed è per questa ragione che abbiamo deciso di contattarlo. Sunderland ha svolto un grande lavoro in Australia con la Cadel Evans Great Ocean Road Race, manifestazione che è cresciuta moltissimo negli ultimi anni, e ora l’ex corridore è pronto a vivere una nuova sfida.
Scott Sunderland, essere direttore di corsa di Flanders Classics è sicuramente ubi ruolo prestigioso. Quali sono le sue emozioni?
“E’ un’opportunità che è arrivata recentemente e sono davvero molto felice di lavorare per questo comitato organizzatore, con gare così prestigiose. Queste gare non hanno bisogno di presentazioni, sono conosciute in tutto il mondo per il grande spettacolo che offrono e per il grande pubblico”.
Ci saranno delle novità quest’anno riguardo i percorsi?
“Le sei gare in calendario presentano dei tracciati molto simili a quelli della scorsa edizione. Consiglio però a tutti di guardare la Omloop Het Nieuwsbald, perché questa è la gara sulla quale il comitato organizzatore è intervenuta di più riguardo le modifiche sul percorso. Il finale presenterà sempre il Grammont e il Bosberg, come prevedeva l’antica tradizione del Giro delle Fiandre fino al 2011, ma la sede di arrivo è diversa, e ci sono molti chilometri da fare tra l’ultimo muro e l’arrivo. Penso che il pubblico si divertirà molto”.
Il Giro delle Fiandre è considerata una delle corse più belle al mondo. In futuro potrebbero esserci dei cambiamenti del percorso oppure continueremo a vedere il circuito finale con il Kwaremont e il Paterberg?
“E’ presto per dire se ci saranno dei cambiamenti, per il momento non sono previsti. In futuro ci metteremo a tavolino e valuteremo tutte le idee possibili: il nostro obiettivo è quello di migliorare sempre di più. Cercheremo di ascoltare il parere dei corridori e anche quello del pubblico, che ogni anno accorre in massa sulle nostre strade”.
Però il Fiandre sembra davvero una corsa perfetta, anche grazie ai milioni di tifosi che ogni anno vengono a seguire la gara. Come è possibile migliorarla?
“Anche il Giro d’Italia sembra ogni anno una corsa perfetta, ma ogni anno si cerca sempre di perfezionare. Quando pensi di aver raggiunto la cima, c’è sempre qualcosa di nuovo da poter aggiungere”.
Riguardo il mondiale 2021, Flanders Classics sarà il comitato organizzatore. Può dirci qualcosa in merito?
“Posso solo dire che sarà un percorso straordinario, Flanders Classics creerà una gara difficile che riflette lo spirito delle Fiandre”.
A cura di Carlo Gugliotta – COPYRIGHT InBici Magazine