La squadra professionistica della Fondazione Alberto Contador darà l’opportunità di fare uno stage al ciclista della squadra under 23 Fran Muñoz e al corridore del Cycling Team Friuli.
Dal 18 al 25 Gennaio 2025 in Costa Blanca
Pedala con Riccardo Magrini, Luca Gregorio e Wladimir Belli
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Arriva l’estate e arriva l’attesa ricompensa per i giovani ciclisti che hanno brillato durante la stagione nella categoria under 23. Per loro, i prossimi mesi saranno all’insegna del divertimento. Per loro, i prossimi mesi saranno molto speciali e l’opportunità di competere con i professionisti servirà da incentivo anche per dimostrare di meritare un posto in prima squadra in vista della stagione 2024.
In questo caso, Fran Muñoz (Oviedo, 24 giugno 2001) ripete questo periodo di prova. Un corridore cresciuto a Mataró (Catalogna), con esperienze giovanili nella pallavolo, che nella scorsa stagione ha ottenuto la vittoria nella classifica generale della Coppa di Spagna Elite e U23 e già allora ha avuto l’opportunità di gareggiare con l’EOLO-KOMETA Cycling team in due prestigiose corse di un giorno come la centenaria Coppa Bernocchi di Legnano, essendo protagonista nella fuga, o il Gran Piemonte. Muñoz viene dalla conquista del bronzo ai Campionati spagnoli di categoria dopo una prestazione formidabile.
Fran Muñoz: “L’esperienza dell’anno scorso è stata spettacolare, mi è piaciuta molto, ho avuto l’opportunità di conoscere persone meravigliose come David Martín e Diego Pablo Sevilla e naturalmente ho imparato molto. Senza dubbio è stato l’inizio ideale per me, tutto è stato molto positivo. Per quest’anno l’obiettivo deve essere quello di godermi l’opportunità, mostrare un passo avanti e un consolidamento come pilota e, in questo modo, contribuire al massimo alla squadra ovunque mi venga chiesto di essere”.
Rafa Díaz Justo: “Fran è un ciclista che non ha smesso di evolversi e maturare e, anche se può sembrare il contrario con i buoni risultati della scorsa stagione, è cresciuto molto in questa stagione. Non è stato un anno facile per lui, soprattutto all’inizio delle gare, ma con il passare dei mesi ha fatto progressi e ha dimostrato la sua grande costanza rimanendo in lizza e in lotta. La scorsa stagione, pensavamo che un anno in più di esperienza e di permanenza nella categoria gli avrebbe dato molto per il futuro, e così è stato. Ora ha una nuova opportunità di competere con il ProTeam, che sicuramente lo aiuterà a crescere ancora di più”.
Da parte sua, Davide De Cassan non può nascondere la sua eccitazione per l’opportunità di indossare la maglia di EOLO KOMETA: uno stagista, ma desideroso di sfruttare le sue forze. “Non vedo l’ora di correre con i professionisti”, spiega Davide. “Arrivare alla EOLO KOMETA è un sogno e so che mi regalerà emozioni difficili da descrivere”. Nato nel 2002 a Riva del Garda, non lontano da dove sono nati i fratelli Davide e Mattia Bais, Davide De Cassan compie il suo terzo anno con il Cycling Team Friuli e in questa stagione ha ottenuto risultati importanti che gli sono valsi la chiamata della EOLO KOMETA. “Dall’inizio di giugno ho iniziato a trovare continuità e risultati importanti: prima in Slovenia, poi in Austria e quindi in Repubblica Ceca. Questo mi ha portato sicuramente un po’ di visibilità, ma allo stesso tempo devo dire che la mia squadra è sempre molto attenta ad aiutarmi e a sostenermi nel mio percorso. Se ora ho la possibilità di vivere questa esperienza, gran parte del merito va a loro”. Un sogno, ha detto, “quando ero bambino guardavo il ciclismo in TV e c’erano Basso e Contador che davano spettacolo: immaginate cosa significherebbe indossare la maglia della squadra fondata da loro”. La EOLO KOMETA è una squadra che piace molto alla gente: l’anno scorso ho partecipato ad alcune gare in cui era presente anche la squadra, e devo dire che è bellissimo vederli correre”, assicura Davide. “Poi, le vittorie sullo Zoncolan e a Campo Imperatore hanno entusiasmato tutti i tifosi”.
Che tipo di ciclista è Davide De Cassan? “Mi definisco uno scalatore ‘di passo’: non mi piacciono le salite molto dure o i cambi di ritmo, mi piacciono le salite lunghe e la costanza. Sì: Ivan Basso correva e vinceva così….. Da tifoso, mi sono sempre piaciuti i corridori coraggiosi, quelli che non hanno paura e attaccano da lontano”.
E per dare il benvenuto a Davide, le parole del direttore sportivo Stefano Zanatta: “È un ragazzo che seguiamo da qualche anno, ha le caratteristiche tipiche di uno scalatore che ha sempre fatto bene nelle corse a tappe. Ha avuto una crescita molto regolare e la squadra da cui proviene ha sempre lavorato bene con i ragazzi, preparandoli nel modo giusto verso il professionismo. Siamo molto contenti di averlo come stagista, perché è uno dei migliori scalatori italiani in proiezione: ha fatto buone cose in Valle d’Aosta, nel Medio Brenta, nel Palio del Reciotto e nella Course de la Paix con la Nazionale italiana. Ha tutte le potenzialità per crescere, ed è bello che abbia scelto di crescere con noi”.
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