E’ stata una delle atlete più rappresentative in Italia per la categoria Juniores ed ora la talentuosa ciclista classe 2003 di Domodossola è pronta a fare il grande salto tra le Elite. Francesca Barale si è raccontata in questi primi giorni con la sua nuova squadra, il Team DSM, formazione che parteciperà a tutte le gare più importanti del calendario internazionale.
Ciao Francesca, come stai?
Molto bene! Sono tornata a casa per gli impegni scolastici dopo essermi incontrata con le mie nuove compagne e lo staff con cui abbiamo svolto i primi meeting e la presentazione ufficiale della squadra.
Come ti trovi nel Team DSM?
Credo di aver fatto la scelta giusta, il metodo di lavoro è davvero l’ideale per me a questi livelli. Il team lavora in modo quasi scientifico, anche se ad esempio per i nuovi arrivati come me c’è molta più “libertà”. Poi con le compagne mi sono approcciata molto bene, penso che sia un vantaggio alla mia età di fare parte di un gruppo di atlete giovani ma che ha raggiunto una maturità ciclistica già importante.
Il Team DSM è una delle squadre che uniscono alla rappresentativa maschile anche quella femminile, e già dal prossimo anno anche formazioni come EF, Cofidis, Uno-X e la UAE si aggiungono alla lista. Quanto è importante avere anche la squadra maschile al vostro fianco?
Direi molto, perchè il ciclismo femminile è visibilmente cresciuto da alcuni anni e il metodo di lavoro si avvicina o addirittura si accomuna a quello fatto dai maschi. Inoltre dà a noi ragazze una chance importante per farci vivere solo svolgendo il nostro sport, cosa che fino ad alcuni anni fa non era possibile, almeno in Italia.
Lasci la categoria Juniores dopo tanti successi ed altrettante soddisfazioni, che cosa porti con te da questa tua esperienza?
Ho iniziato a correre nel Pedale Ossolano, dove mio padre ha aperto la squadra femminile e con cui ho gareggiato fino alla categoria Allieve. Poi devo ringraziare il VO2 Team Pink per avermi fatto crescere e con cui ho vissuto un periodo fondamentale della mia carriera sportiva vincendo il titolo italiano in linea nel 2020 e quello a crono nel 2021. E’ grazie a loro che abbiamo avuto la chance durante questa stagione di poter correre anche all’estero, dove sono stata notata dallo staff DSM per poter proseguire insieme a loro la carriera da Elite.
Arrivi nella massima categoria proprio nel momento in cui lascia una grandissima del calibro di Anna Van der Breggen.
E’ vero, e onestamente mi sarebbe piaciuto molto averla avuta in gruppo per un’altra stagione per correrci insieme. L’ho potuta ammirare dal vivo nella tappa di casa al Giro Donne a luglio all’arrivo della cronoscalata alla Cascata del Toce.
Se ti dicessi di scegliere quale gara è il tuo sogno nel cassetto, cosa dici?
Il Giro Donne, senza dubbio. E’ una corsa bellissima che si addice molto alle mie doti di scalatrice, cercando di difendermi il più possibile anche a cronometro. Però non nascondo che un pensiero ad un Mondiale lo vorrei fare, vestire la maglia iridata è il sogno di ogni ciclista.
Sarai la seconda ossolana in gruppo con Elisa Longo Borghini: che rapporto avete?
Ci sentiamo ogni tanto e poi quando possiamo conciliare gli impegni di entrambe abbiamo anche modo di allenarci insieme sulle strade di casa.
Hai già programmato il tuo 2022?
Abbiamo già in calendario due ritiri in Spagna a gennaio e febbraio e a breve sapremo quali saranno le prime corse della nostra stagione.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata