La primavera delle classiche è quasi concluso. Se la Parigi-Roubaix è il culmine emotivo di questo mese di aprile a causa della sua imprevedibilità durante la corsa, c’è ancora un Trittico delle Ardenne da concludere. Di solito spalmato nel giro di sette giorni, quest’anno ha perso la sua caratteristica temporale a causa delle elezioni presidenziali che hanno richiesto all’Inferno del Nord di anticiparsi di una settimana. Ora però si torna in Belgio, con la Freccia Vallone 2022.
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La ‘Piccola Liegi’ conferma anche quest’anno un percorso abbastanza mosso, che strizza l’occhio ai numerosi cacciatori di classiche che saranno presenti: fra tutti Alejandro Valverde (Movistar), recordman di vittorie della corsa con cinque successi, accompagnato da un parterre ben nutrito in cui spiccano il campione del Mondo Julian Alaphilippe con il compagno di squadra Remco Evenepoel (Quick Step-Alpha Vinyl), la coppia della Ineos-Grenadiers Pidcock-Kwiatkowski ed il ritorno alle competizioni di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) dopo il quarto posto al Fiandre.
Undici i GPM da affrontare durante la giornata. Dopo un centinaio di chilometri dalla partenza di Blegny, si arriverà in un percorso da ripetere per tre volte: da notare il ritorno in auge dopo tre anni della Cote de Cherave, 1300 metri all’8,1% scalato per la prima volta nel 2015, che farà da antipasto al muro di Huy, che come sempre deciderà il destino della corsa.
Soli 1300 metri per il Chemin des Chapelles, ma con pendenze che andranno a distruggere la muscolatura e la resistenza di tutti i partecipanti: dopo i primi 500 metri abbastanza facili, i successivi 800 superano la doppia cifra, con la celeberrima chicane che tocca il 26%, punto in cui chi punta alla vittoria proverà a fare la differenza nei tre passaggi. Anche perché, come vuole ormai la tradizione, il traguardo è proprio in cima al Muro di Huy: breve, ma che farà palpitare i cuori di tutti gli appassionati.
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