Manca pochissimo al Giro d’Italia, che per Tadej Pogacar rappresenta la prima parte di una vera e propria impresa.
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Lo sloveno ha deciso di provare l’accoppiata Giro-Tour, che non riesce dal magico 1998 di Marco Pantani, e partirà agguerrito da Venaria Reale per poter vincere la prima maglia rosa della sua carriera.
Il team principal della UAE Team Emirates, Mauro Gianetti, ha spiegato a Wielerflits come il fenomeno sloveno si sia preparato per il doppio impegno: “Il grande cambiamento per lui è stato quello di includere solo nove giorni di gara nel suo programma verso il Giro, scegliendo di non fare gare tra la Liegi e la Corsa Rosa. Abbiamo corso la Doyenne poiché ha tanto dislivello che rientra nella pianificazione, era adatta per l’allenamento per i Grandi Giri“.
In molti danno quasi come scontato il successo di Pogacar al Giro, ma Gianetti frena gli entusiasmi: “Rimane una corsa di tre settimane con colpi di scena sorprendenti, sono più 21 classiche che una gara di tre settimane, può succedere di tutto. Stiamo lavorando duramente per arrivare alla partenza con la formazione migliore per supportare Tadej e con lui stesso al 100%. Bisognerà gestire le forze ed avere energie sufficienti per il Tour de France, l’obiettivo è vincere entrambe le corse con Tadej. A volte è più complicato vincere la Corsa Rosa che la Grande Boucle“.
Pogacar sta correndo da vero e proprio fenomeno, con sette vittorie in stagione: “Continua a stupirmi ogni volta, quello che fa è incredibile. Alla Liegi è stata una giornata emozionante, sapevamo che voleva vincere per dedicare la vittoria alla compagna. Tutti sapevano che avrebbe attaccato sulla Redoute, ma nessuno è riuscito a seguirlo: è stato fantastico“.
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Trento: La Destinazione Perfetta per i Cicloturisti Italiani e StranieriA cura della redazione di Inbici News24
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