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Gianni Bugno (CPA) - photo Roberto Bettini/BettiniPhoto©2019

GIANNI BUGNO VA ALL’ATTACCO E RISPONDE ALLE CRITICHE. NEL CPA ARRIVANO NOVITÀ IMPORTANTI


Al termine della stagione 2020 il bilancio del Presidente dell’Associazione Ciclisti Professionisti.

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Con il successo di Primoz Roglic alla Vuelta a España e di Lisa Brennauer alla CERATIZIT Challenge by La Vuelta si è concluso il calendario strada World Tour 2020. Il mondo del ciclismo, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia globale di Covid-19, è riuscito a salvare la stagione grazie all’impegno di tutte le componenti che ne fanno parte.

Cyclistes Professionnels Associés è riconoscente verso tutti gli stakeholders, come confermano le parole del presidente del CPA Gianni Bugno: «Abbiamo vissuto momenti delicati con gli organizzatori in alcune corse, ma abbiamo ammirato il loro impegno e coraggio nel non fermarsi nonostante le difficoltà dell’emergenza mondiale che stiamo vivendo e a nome di tutti i corridori oggi voglio ringraziarli».

Anche se questo inverno sarà più complicato dei precedenti l’attività tra pista e ciclocross non si ferma e mentre ciclisti e cicliste pedalano in ogni angolo del pianeta, i loro rappresentanti continuano a lavorare per migliorare la professione dei corridori. «Ci stiamo confrontando in numerosi gruppi di lavoro con UCI, organizzatori e squadre per una stagione 2021 all’insegna della massima sicurezza – continua Bugno – e sono fiducioso che otterremo ottimi risultati. Tutte le parti del ciclismo sono concentrate a non fermarsi e per spiccare un definitivo salto di livello serve il contributo di tutti. È in momenti come questi che occorre essere uniti e costruttivi per far fronte alle difficoltà e uscirne insieme, senza divisioni. Vorrei fare un appello anche ai media affinchè venga promossa un’informazione responsabile, etica e che serva a creare valore e non a dividere in una fase così delicata».

Giro d’Italia 2020 -Tao Geoghegan Hart (GBR – Team Ineos) – photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2020

Il presidente del CPA, in riferimento ad alcune notizie diffuse recentemente circa la nascita di un nuovo movimento sindacale, aggiunge: «Non è mio compito giudicare, quel che è certo è che manager e procuratori per la natura della loro professione e del loro personale profitto rappresentano solo i corridori sotto la loro ala. Il CPA invece vuole rappresentare tutti i corridori allo stesso modo. Grazie al CPA e al CPA WOMEN tutti i ciclisti e le cicliste hanno la stessa voce. Il CPA è composto da associazioni nazionali democratiche, per lo più fondate da ex corridori. È il miglior modo per essere vicini agli atleti nei singoli contesti nazionali e il nostro ordinamento da sempre prevede che ciascun singolo corridore possa esprimere il proprio voto in occasione delle elezioni. Finora era possibile per i corridori votare solo fisicamente, ma ci siamo adeguati al voto elettronico che sarà possibile in sicurezza dalle prossime elezioni in programma nel 2022».

Giro d’Italia 2020 – 8th stage Giovinazzo – Vieste 200km – 10/10/2020 — photo Tommaso PelagalliBettiniPhoto©2020

«Noi da anni ci battiamo per ottenere miglioramenti a tutti i livelli per la professione del ciclista, abbiamo a cuore le sorti dei corridori, la loro rappresentatività e sicurezza. Sappiamo quanta energia e lavoro ci vogliano per ottenere piccoli miglioramenti. Ogni membro del consiglio direttivo del CPA sta dando il massimo per rappresentare i corridori, in quest’ultimo anno molto difficile a causa della pandemia sanitaria e alla conseguente crisi economica che stiamo vivendo lo abbiamo dimostrato. Evitando, per esempio, che alcune squadre si sottraessero agli impegni presi con i propri dipendenti. Lo dimostriamo andando da anni alle corse più importanti e mettendoci la faccia nei momenti critici, quando sono i fatti e le decisioni sul campo che contano non le critiche di chi non è mai entrato in gioco. I problemi si possono risolvere, i cambiamenti prendere in considerazione, ma sempre in democrazia. Siamo sempre stati aperti a nuovi membri e a nuove idee, mantenendo però la schiena dritta e senza cedere a compromessi, senza ammettere conflitti di interesse, perchè il nostro unico scopo è operare per il bene di tutti i corridori. Con i nostri sondaggi, le chat su telegram, le riunioni su zoom i corridori possono partecipare in prima persona ed esprimere direttamente le proprie opinioni. Noi ascoltiamo la voce di tutti e diamo voce a chi non ne ha. Orgogliosamente, siamo e continueremo a essere i portavoce di tutti i corridori».

fonte federciclismo.it

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