E’ ancora Marcel Kittel (Etixx – Quickstep) il velocista principe al Giro d’Italia 2016
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Lo sprinter tedesco ha concesso il bis nella terza frazione della corsa rosa, vincendo praticamente per distacco sul traguardo di Arnhem. Grazie all’abbuono conquistato Kittel si prende anche la maglia rosa che andrà ad indossare martedì quando la carovana sbarcherà in Italia per ripartire da Catanzaro. Alle spalle del campione della Etixx si sono piazzati due azzurri, Elia Viviani (Team Sky) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), rispettivamente secondo e terzo.
Appena il direttore di corsa Stefano Allocchio ha dato il via alle ostilità, quattro atleti hanno allungato sul plotone. Anche quest’oggi sono andati all’attacco Giacomo Berlato (Nippo – Vini Fantini) e Maarten Tjallingii (Team LottoNL – Jumbo), che già ieri si erano sciolinati oltre 170 chilometri di fuga. Insieme a loro si sono avvantaggiati Johann Van Zyl (Team Dimension Data) e Julen Amezqueta Moreno (Wilier-Southeast). Lo spagnolo è stato a lungo maglia rosa virtuale dal momento che il drappello di coraggiosi ha avuto oltre 7 minuti di vantaggio.
Questo poker di atleti si è dimostrato molto solido, e soprattutto i corridori al comando hanno saputo organizzare bene lo sforzo. Per 150 chilometri i quattro hanno proceduto adagio, senza sprecare energia, e ai -40 hanno saputo cambiare passo in concomitanza con l’accelerata del gruppo. L’accordo è stato saldo vino ai -12 quando Johann Van Zyl (Team Dimension Data) ha lanciato la propria stoccata. Dietro tutte le squadre erano spaventate dallo strapotere mostrato ieri da Kittel, e per questo i corridori del gruppo hanno faticato a trovare l’accordo. Il corridore sudafricano della Dimension Data ha sognato a lungo il colpo grosso, ma a 1700 metri dall’arrivo il suo tentativo è stato annullato.
Il lavoro della Etixx è stato perfetto negli ultimi 1000 metri, e Fabio Sabatini ha lanciato splendidamente lo sprint. Marcel Kittel è partito a ruota di Boy Van Poppel (Trek-Segafredo) e si è imposto con una bicicletta di margine sui rivali. Bravo Elia Viviani (Team Sky) a prendere la ruota del rivale più quotato, mentre Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) è partito un po’ indietro ed è stato costretto ad un’ardua rimonta.
Da segnalare una serie di cadute che si sono verificate nonostante la giornata presentasse condizioni climatiche ottimali, con un sole splendido e poco vento. A farne le spese è stato Jean-Christophe Peraud (AG2R La Mondiale) che a 100 chilometri dall’arrivo è stato costretto al ritiro.
fonte direttaciclismo.it (Matteo Pierucci)