Giro 2024, 1^ Tappa: luoghi d’interesse artistico e culturale, curiosità e aneddoti

Se il Giro inizia con un buon presagio, allora sarà davvero magnifico. Come l’imponente complesso della Reggia di Venaria Reale, di fronte al quale i ciclisti inizieranno la loro avventura che li condurrà a Roma dopo tre settimane di intense sfide in sella.

Costruita nel XVII secolo come residenza di caccia di Carlo Emanuele II, la Reggia di Venaria è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1997. Amedeo di Castellamonte fu incaricato della sua progettazione, con il centrale Salone di Diana che funge da collegamento ideale tra il palazzo e il Parco, esteso su 60 ettari e insignito del titolo di Parco pubblico più bello d’Italia.

Il gruppo inizia il percorso attraversando la campagna a nord di Torino, punteggiata da paesi e cittadine sede di aziende del Distretto delle Macchine utensili e dei robot, che si stanno riprendendo dopo la frenata causata dal Covid e dalle difficoltà nel reperimento di materie prime. Berzano San Pietro ospita il primo Gran premio della montagna della Corsa rosa ed è anche il punto di partenza per raggiungere Castelnuovo Don Bosco, conosciuta come “Terra di Vini e di santi” per i suoi filari di Freisa e Malvasia di alta qualità e la Basilica dedicata a Don Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani.

Mentre il gruppo si avvicina a Torino, sale sulla collina di Superga, dove si trova la chiesa barocca dedicata alla Vergine Maria. La sosta qui è obbligata non solo per ammirare il panorama, ma anche per ricordare il disastro aereo del 4 maggio 1949 che causò la morte dei calciatori del Grande Torino.

Il circuito finale della tappa include due passaggi a Moncalieri, dove è possibile fermarsi per ammirare il magnifico Castello sabaudo. Infine, si arriva a Torino, sempre più capitale del ciclismo, che si veste a festa per l’occasione. La Mole Antonelliana, il Museo Egizio, Piazza San Carlo e il Parco del Valentino sono le principali attrazioni per i visitatori. Gli appassionati di ciclismo dovrebbero visitare l’installazione artistica che celebra la tappa torinese del Giro d’Italia nell’area del Motovelodromo Fausto Coppi.

L’opera, realizzata dal collettivo Truly Design, offre un viaggio visivo attraverso i luoghi cittadini che saranno attraversati dalla prima tappa della Corsa Rosa. Inoltre, fino al 5 maggio è possibile ammirare la mostra fotografica “Torino e il Giro. Tra ricostruzione e boom economico”, che documenta gli anni ’50 e ’60 della città e le partenze e gli arrivi del Giro d’Italia a Torino dal 1947 al 1961. La mostra è organizzata dall’Archivio Storico e dalla divisione Grandi eventi e Promozione turistica della Città di Torino, in collaborazione con RCS Sport.

Percorso
Tappa molto mossa dopo una fase di avvicinamento pianeggiante di circa 45 km. Prima di entrare nel circuito finale di circa 30 km si affrontano due GPM di difficoltà crescente, la salita di Berzano di San Pietro e la salita di Superga dal versante di Baldissero Torinese che presenta pendenze meno arcigne del versante classico da Torino. Prima di passare una prima volta sul traguardo si affronta lo strappo di San Vito da superare due volte e l’ultima a 3 km dall’arrivo. Dopo il passaggio si scala il Colle Maddalena (7 km al 7%) che porta poi a Moncalieri con una discesa impegnativa e infine allo strappo finale di San Vito.

Ultimi km
Ultimi 5 km caratterizzati dalla breve e ripida salita di San Vito (1.4 km con pendenza media 9.8% e massima 16%) che termina a 3 km dall’arrivo. La discesa veloce porta a circa 600 m dall’arrivo. Ultimi 500 m rettilinei e perfettamente pianeggianti.

 

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A cura della redazione di Inbici News24
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