La prossima domenica ospiterà uno dei momenti più attesi della stagione del ciclismo su strada, una delle corse più spettacolari, dure e ricche di storia dell’intero panorama delle due ruote, il 3 aprile è il giorno del Giro delle Fiandre.
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La corsa, giunta alla sua 106a edizione, presenta quest’anno un percorso di 272,5 km, il più lungo nel 21° secolo, con partenza da Anversa ed arrivo ad Oudenaarde, come avvenuto in ogni edizione dal 2012. 17 muri ed oltre 15 km di pavè ad impreziosire la seconda Classica Monumento della stagione, che premierà il successore di Kasper Asgreen, vincitore lo scorso anno beffano in volata Mathieu Van der Poel.
Prima metà di corsa piuttosto semplice, con soli due tratti di pavè piuttosto semplici da affrontare. Ad aprire le danze ci penserà, esattamente a metà percorso, il Vecchio Kwaremont con i suoi 2.2 km al 4% di pendenza media, ma con oltre 1500 m di pavè e pendenze massime superiori all’11%. Lo storico muro verrà affrontato altre due volte, di cui l’ultima a soli 17 km dal traguardo.
Il percorso prevede poi in sequenza molto ravvicinata il Kortekeer, l’Achtenberg e il Wolvenberg, prima di entrare in un tratto ricco di pavè che porterà all’impegnativo Molenberg, con punte al 15% sul pavè, e poi al lungo muro di Marlbouroughstraat. Senza un attimo per riprendere fiato si passerà sui muri di Berendries e Valkenberg, fino ad affrontare il temibile Berg Ten Houte, 1100 m tutti in pavè con punte al 21%.
Dopo un tratto di relativa calma si ripasserà sul Vecchio Kwaremont per poi transitare per la prima volta sul celebre Paterberg, muro breve, appena 360 m, ma con un pavè arcigno e pendenze oltre il 20%. Subito dopo sarà il turno di un altro muro che ha fatto la storia delle corse nelle Fiandre, il Kopperberg, 600 m in pavè con pendenze fino al 22%, che precederà Steenbeekdries, Taaienberg e Kruisberg, fino ad arrivare al gran finale con terzo passaggio sul Vecchio Kwaremont e secondo passaggio sul Paterberg che porterà i corridori a 13 km dal traguardo.
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