Mancano ormai 24 ore al via di una delle corse più attese dell’intera stagione del ciclismo su strada. Domani partirà da Bruges l’edizione numero 107 del Giro delle Fiandre, seconda Classica Monumento della stagione ed appuntamento di punta del calendario delle corse fiamminghe. Dalla tripletta di Florenzo Magni dal 1949 al 1951, alla storica impresa di Alberto Bettiol nel 2019, sono stati 11 i trionfi azzurri alla “Ronde”. Nonostante questo numero sia il più basso tra le cinque Monumento, i corridori italiani sono stati spesso protagonisti su queste strade, risultando in diverse occasioni i più numerosi in partenza. In linea con i risultati calanti del nostro movimento in questo tipo di gare, anche il numero dei partecipanti è crollato nelle ultime stagioni, raggiungendo quest’anno numeri che fanno alzare diversi interrogativi.
La tua VACANZA in bici
2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio
Training Camp Spagna Costa Blanca
Scopri di più
Sui 175 corridori al via gli italiani saranno infatti solo in 7, il dato in assoluto più basso da quando sono disponibili le formazioni ufficiali. Pur considerando la riduzione di atleti a disposizione delle squadre attuato nel 2018, un numero così basso di partecipazioni non si era mai verificato. Ad una situazione già complessa si è aggiunto il forfait dell’ultim’ora di Alberto Bettiol, fermato da una febbre, che ha ridotto la spedizione italiana nella quantità ma soprattutto nella qualità.
A nessuno infatti dei sette corridori italiani presenti saranno affidati compiti da capitano o da punto di riferimento per il proprio team. Gli unici due che possono contare su qualche quota interessante, come carta alternativa o come pedina per qualche azione da lontano saranno Davide Ballerini e Matteo Trentin. Il primo sarà parte di una Soudal Quick-Step in disperato bisogno di risultati in una “campagna del Nord” finora più che deludente. Julian Alaphilippe e Kasper Asgreen non danno alcuna garanzia, Tim Merlier non sembra ancora pronto per affrontare i muri del Fiandre con i migliori e dunque l’italiano potrebbe dire la sua. Al contrario Trentin sarà parte del team di supporto del capitano unico Tadej Pogacar. La sua esperienza e la sua capacità di leggere la corsa saranno fondamentali per lo sloveno, appoggiato da una squadra forse meno qualitativa rispetto ad altri grandi candidati alla vittoria.
La più competitiva delle rose sarà senza dubbio quella della Jumbo-Visma su cui potrà contare il belga Wout Van Aert. Tra di loro ci sarà anche Edoardo Affini, a cui probabilmente sarà affidata gran parte del “lavoro sporco” nelle parti iniziali della corsa. Ruolo di supporto anche per Andrea Pasqualon, componente della Bahrain-Victorious capitanata da Matej Mohoric. Con due top10 alla Omloop Het Nieuwsblad ed alla Dwars door Vlaanderen l’italiano ha dimostrato di avere gamba ed attitudine per questa corsa. Chissà che non possa trovarsi nel gruppo di testa nelle fasi calde.
Gli altri tre italiani al via del prossimo Giro delle Fiandre saranno Alessandro Fedeli, Antonio Puppio e Nicolò Parisini, tutti componenti del Q36.5 Pro Cycling Team. Ovviamente sarà difficile immaginarli interpretare un ruolo superiore a quello della comparsa tanto per qualità generale quanto per esperienza. L’impressione è che per gli appassionati italiani in questo caso ci sia da stringere i denti ed attendere tempi migliori, magari già tra una settima alla Parigi-Roubaix…
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata