Giovanni Visconti è azzurro. Nel senso che lo è sia dentro che fuori. Un ragazzo di 37 anni che ha ancora voglia di lavorare, mettersi lì davanti a prendere vento, provarci fino alla fine. Giovanni è consapevole di essere in una squadra dal budget limitato, che ogni anno deve cercare sempre di mettere un mattone sull’altro per poter essere in gruppo il prossimo anno. Ma che senza la sua squadra, tanti giovani corridori non avrebbero alcuna possibilità per emergere.
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E così, Visconti va all’attacco. Lo fa senza paura, con l’obiettivo di prendersi la maglia azzurra, quella maglia che costa davvero tanta fatica. Nei prossimi giorni dovrà difenderla, e per farlo non potrà correre sulla difensiva: dovrà provarci.
Al Giro d’Italia 2013, Visconti si portò a casa ben due tappe della corsa rosa. Militava nella Movistar. La vittoria più bella è stata però la prima delle due, quella con arrivo sul Galibier, sotto il monumento di Marco Pantani. Le sue ambizioni, in quel Giro, erano sicuramente molto diverse da quelle di oggi. Si corre anche in una stagione poco favorevole per Giovanni, lui che non ama il freddo, ma è ormai abituato a lottare con le temperature basse: la maglia azzurra arriva dai GPM, quindi proteggerà un po’ dal freddo. O è solo una suggestione?
Sicuramente non è una suggestione la prova di Visconti, degna maglia azzurra in questa edizione della corsa rosa. Lo aspettiamo in queste giornate che si preannunciano difficili per tutti.