Sulle strade del Giro. Ovviamente non è la prima volta che ascolto con grande interesse gli inviati di Radio Uno Rai al Giro d’Italia. Li ho ascoltati con grande piacere anche in passato, già quando c’era Emanuele Dotto al seguito della corsa, ma anche quest’anno, perfino durante il Tour de France vinto da Tadej Pogacar.
Training Camp Spagna Costa Blanca
2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
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In questo articolo vorrei fare i miei più sinceri complimenti alla squadra di Radio Uno impegnata alla corsa rosa. Non solo per la stima personale nei confronti di Giovanni Scaramuzzino e di Silvio Martinello, ma anche per la grande professionalità di Cristiano Piccinelli (uno dei pochi cronisti italiani in grado di pronunciare senza storpiature il cognome Pogacar), di Manuel Codignoni, con il quale a volte ho condiviso gli spazi in mix zone dopo il traguardo, e di Massimo Ghirotto.
Chi vi scrive, in passato, ha lavorato a lungo in radio al fianco del giornalista di Radio Rai Ezio Luzzi: sotto la sua ala protettrice è nata, ormai 10 anni fa, la trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro, da me condotta in streaming su questo sito web. Ho provato a fare un esperimento: accendere la televisione, abbassare il volume della tv e alzare quello della radio. Risultato eccellente, un esperimento che ripeterò sicuramente nel corso delle prossime tappe.
C’è davvero qualcosa di speciale tra la radio e il ciclismo. In fondo, questo legame così antico potrebbe sembrare antiquato ai più giovani, ma non lo è affatto. Vedere la corsa e viverla come se fosse solo raccontata è stata un’esperienza vera e propria. Aspettare lo sprint con tutte le indicazioni e vivere un bel dopo tappa, è stato quasi da brividi. In bocca al lupo, ragazzi. Forse si parla poco di voi, ma il popolo della radio è irriducibile.