Tre quarti di gara sempre nelle parti alte del plotone, quasi a far sognare qualcosa di grande, che poi ovviamente non c’è stato. Un 24mo posto al Giro di Lombardia mette fine alla carriera di Vincenzo Nibali, uno dei corridori italiani più forti della storia. Ora ovviamente è il momento delle emozioni, dopo il traguardo.
Training Camp Spagna Costa Blanca
2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
Scopri di più
Le parole del siciliano: “Ho avuto modo di metabolizzare e scaricare le emozioni durante l’anno. Sono arrivato al Lombardia e sono contento al di là del risultato che è arrivato. Questa gara per vincerla devi essere al top: lo sono stato qualche anno fa e ho vinto e ottenuto piazzamenti, ora mi sono goduto pubblico e percorso”.
Sulla corsa: “Una gara veramente velocissima. Corsa dall’inizio alla fine a ritmo molto alto. Mi sono goduto corsa e pubblico, volevo ringraziarlo per l’affetto che mi hanno sempre dimostrato. Le gambe sono arrivate dove potevano: sul Civiglio, una salita tremenda, la conosco perfettamente, ma se non sei perfetto, paghi”.
I complimenti al vincitore odierno: “Pogacar fa qualcosa di eccezionale: ha una dote incredibile. Mai visto un ragazzo della sua età fare una cosa del genere. Al di là che non ha vinto il Tour, in cui comunque è arrivato secondo, ha vissuto una stagione a tutta dall’inizio alla fine. Anche quando non è super nella condizione, ha una volata che gli permette di risolvere la situazione”.
Parlando di quest’ultima stagione: “Ho vissuto un momento fantastico al Giro. Sono riuscito ad arrivare ai piedi del podio ed è stato molto emozionante. Oggi è stata una ripetizione di quello. A Bergamo ho trovato un grande affetto di pubblico, così come a Como. Ho visto ragazzini che piangevano e mi dispiaceva, avrei voluto abbracciarli”.
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata