Tappa folle al Giro di Slovenia. Nella frazione “regina” della corsa succede di tutto, tra attacchi, cadute e problemi meccanici gli ultimi chilometri sono stati una vera e propria montagna russa di emozioni. La vittoria è andata ad uno stoico Jesus David Peña, 23enne colombiano autore di un piccolo capolavoro.
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Il corridore della Jayco – AlUla aveva in precedenza lavorato per il compagno di squadra Filippo Zana che, sulle dure pendenze del Kolovrat, era stato in grado di fare la differenza e staccare tutti. Poi, sulla ripida discesa, il Campione Italiano ha rischiato il disastro: errore di lettura su una curva e caduta spaventosa in una scarpata. Fortunatamente Zana ha potuto rialzarsi, totalmente illeso, perdendo la possibilità di vincere la tappa ma non di lottare per la classifica generale.
Il colombiano infatti si è trovato in testa da solo, inseguito da un terzetto composto da Diego Ulissi, Lorenzo Fortunato e lo stesso Zana. Il suo vantaggio sembrava piuttosto consistente e poteva crescere ulteriormente, non fosse stato per un problema al cambio. Peña ha infatti dovuto percorrere tutta la discesa e gli ultimi 2,5 km in piano con il rapporto minore, venendo costretto a tenere una cadenza di pedalata semplicemente folle.
Nonostante questo, il giovane colombiano è riuscito a tagliare il traguardo davanti a tutti, con Zana che ha battuto i connazionali per il secondo posto, prendendosi i secondi di abbuono che gli permettono di salire in testa alla classifica. Si arriva infatti all’ultima tappa con il Campione Italiano in testa alla corsa, con un solo secondo di vantaggio sul connazionale Ulissi, sei secondi su Lorenzo Fortunato ed undici su Giovanni Aleotti, per una classifica che parla decisamente italiano.
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