La seconda tappa del Giro d’Italia, la prima delle due cronometro previste dal percorso di questa edizione, ci ha restituito un Vincenzo Nibali in grandissima forma, in grado di concludere in 12a posizione, a soli 19″ dal vincitore Simon Yates. Il risultato dell’azzurro va pesato anche sul confronto con l’altra punta del team Astana, Miguel Angel Lopez, che ha perso dallo Squalo ben 23″.
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La domanda su chi possa essere il capitano designato del team kazako è una di quelle che sta accompagnando questo Giro sin dal momento in cui sono state svelate le formazione delle squadre. A provare a fare un po’ di chiarezza ci ha pensato Giuseppe Martinelli, direttore sportivo dell’Astana Qazaqstan, in un intervento al Processo alla Tappa.
Prima di trattare delle dinamiche all’interno del team, Martinelli ha dato un suo parere sul tracciato del Giro di quest’anno: “Il percorso di quest’anno è durissimo. Ogni anno diciamo che è il più duro degli ultimi, ma in questo caso credo sia vero. Sarà deciso sicuramente nell’ultima settimana, ma già prima ci saranno tappe durissime che possono delineare gli uomini più forti”.
Quando gli viene chiesto della gerarchia in casa Astana, il direttore non ha dubbi: “La cosa importante è che Vincenzo Nibali corra con serenità, prendendo la corsa giorno per giorno. Il capitano designato è Lopez. Lui ha sempre fatto grandi cose in montagna. Questo Giro con poca cronometro e tanta montagna sarà vinto sicuramente da uno scalatore, e lui lo è”.
Le parole di Martinelli non suonano certo come una novità, era opinione un po’ di tutti che il colombiano fosse l’uomo principale per la classifica dell’Astana. Il direttore ha poi continuato su Nibali: “Con Vincenzo ho parlato molto spesso e lui ha capito perfettamente. Se lui riuscirà a correre con grande serenità, sono certo che vedremo un gran Nibali a questo Giro”.
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