Messo ormai alle spalle il terzo ed ultimo giorno di riposo in questo Giro d’Italia, è tempo per dare il via all’infernale ultima settimana con una tappa durissima e spettacolare, che inevitabilmente delineerà la classifica e ci darà qualche indizio in più sui verdetti finali.
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Frazione lunga, 202 km con oltre 5000 m di dislivello, un vero e proprio tappone alpino. Si parte con la scalata del Goletto di Cadino, che verrà scollinato quando i corridori saranno in salita da quasi 30 km. Dopo la lunga discesa sarà la volta del mitico Mortirolo. 12,8 km al 7,5% con un finale durissimo, ben oltre la doppia cifra di pendenza. Altri 5 km di dura salita verso Teglio prima del gran finale sul Valico di Santa Caterina. Si scollinerà a 5 km dal traguardo, posto dopo una ripida discesa ed un tratto in piano di 1500 m.
Un percorso del genere esalterà con ogni probabilità i grandi protagonisti del Giro, che proveranno a dare uno scossone alla classifica. Su tutti, il più accreditato sembra essere proprio la Maglia Rosa Richard Carapaz. L’ecuadoriano, seppur mai dominante come ci si poteva aspettare, ha mostrato di essere sempre sul pezzo in salita e se sarà supportato a dovere dai suoi compagni, potrebbe fare la differenza sulle lunghissime ascese in programma.
Lo stesso discorso vale per l’australiano Jai Hindley. Quando c’era da arrivare in salita, il capitano della BORA ha sempre messo la ruota davanti a Carapaz. Oggi potrebbe esserci in ballo qualcosa di più grande del risultato di tappa e i 7″ che lo separano dalla Maglia Rosa sono veramente pochissimi.
Se per imprimere il suo marchio sul Giro stava aspettando le salite più dure, oggi potrebbe essere il giorno giusto per Mikel Landa. Lo scalatore basco ha sicuramente dei bei ricordi legati all’arrivo ad Aprica, palcoscenico di quello che è stato forse il suo successo più bello, ormai sette anni fa. Anche quel giorno si scalava il Mortirolo, anche se dal versante più duro.
Forse un gradino indietro rispetto ai tre sopracitati, ma assolutamente da non sottovalutare, i due italiani Domenico Pozzovivo e Vincenzo Nibali. La condizione è in crescita per entrambi, hanno dimostrato di poter stare al passo dei più giovani concorrenti ed a nessuno dei due è mai mancato il coraggio di attaccare. Potrebbe rivelarsi una giornata da sogno per tutti i tifosi italiani.
Impossibile non menzionare anche il portoghese Joao Almeida, terzo in classifica a soli 30″ da Carapaz. Per ora è sempre andato in difficoltà sui cambi di ritmo in salita, ma allo stesso modo è sempre riuscito a rientrare con il suo passo. Finora non è sembrato in grado di fare la differenza sui terreni più duri, ma le sue doti sono innegabili.
I piani degli uomini di classifica potrebbero essere stravolti da chi in classifica non e più, ma ha ampiamente dimostrato di essere sul loro livello. Stiamo parlando ovviamente di Simon Yates, vincitore già di due frazioni in questo Giro. Il successo di Torino ha confermato l’immensa classe del britannico, facendo allo stesso momento crescere i rimpianti per la sciagurata giornata sul Blockhaus.
Segnaliamo infine la possibilità di giochi di squadra per BORA e Bahrain, mandando all’attacco rispettivamente Emanuel Buchmann e Pello Bilbao, oltre ad uno scenario, teoricamente improbabile di vedere arrivare la fuga al traguardo. In quel caso i nomi più caldi sarebbero quelli di Giulio Ciccone, Lennard Kaemna, Hugh Carthy, Bauke Mollema e Santiago Buitrago.
BORSINO FAVORITI SEDICESIMA TAPPA GIRO D’ITALIA
***** Richard Carapaz, Simon Yates
**** Jai Hindley, Mikel Landa
*** Domenico Pozzovivo, Vincenzo Nibali
** Joao Almeida, Pello Bilbao, Emanuel Buchmann
* Giulio Ciccone, Lennard Kaemna, Hugh Carthy, Bauke Mollema, Santiago Buitrago
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