Ci si aspettava un uomo di classifica, invece ad alzare le braccia sul traguardo di Aprica, dopo un tappone alpino durissimo è stato Jan Hirt. Prima vittoria in un Grande Giro per il ceco, che consegna la seconda vittoria di questa edizione alla Intermarché Wanty Gobert Materiaux.
Hirt era ovviamente al settimo cielo dopo l’arrivo, come si può evincere dalle sue parole ai microfoni di Eurosport: “Oggi volevo provarci in tutti i modi. Quando vedo che c’è il Mortirolo in una tappa provo sempre ad andare in fuga e cercare il successo”. Ci aveva già provato nel 2019, quando fu però battuto da Giulio Ciccone sullo sprint di Ponte di Legno.
Una vittoria cercata, sudata ed estremamente difficile: “Ho avuto dei momenti durissimi in corsa. Prima ero rimasto staccato quando la fuga si è spezzata, poi ho avuto un problema al cambio sull’ultima salita e avevo i crampi nell’ultima discesa. Ma volevo troppo questa vittoria e ho tenuto duro”.
Un successo da sogno per il 31enne, al quinto sigillo in carriera, ma di gran lunga il più prestigioso: “Ho sempre detto che dopo aver vinto una tappa al Giro d’Italia avrei potuto anche ritirarmi, quindi sono felicissimo. E comunque non mi ritiro”.
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