Domani si comincia. L’edizione numero 105 del Giro d’Italia avrà il suo inizio e il tutto partirà dall’Ungheria ed in particolare dalla capitale Budapest. Sulle strade ungheresi sono previste le prime tre tappe della Corsa Rosa, prima di sbarcare in Sicilia per la quarta frazione.
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Sicilia e il collegamento immediato è a Vincenzo Nibali. Parlare di speranze azzurre riposte nello Squalo è un’esagerazione, ma è chiaro che quello che il corridore nostrano sarà in grado di fare attirerà l’attenzione. Del resto, il legame tra Nibali e il Giro è speciale e se si guardano le statistiche se ne comprende il motivo.
L’attuale alfiere dell’Astana-Qazaqstan vanta undici partecipazioni, tutte portate a termine senza un ritiro. Piazzamenti tutti nella top-20, tra cui le due vittorie, quelle arrivate nel 2013 e 2016, e i sei podi totali contando anche la seconda posizione del 2011 e 2019, e la terza nel 2010 e 2017. Allargando il discorso ai centri di tappa, ve ne sono sette: il primo nel 2010, l’ultimo nel 2017. Probabilmente a quest’ultimo target Nibali punterà.
Alla vigilia del via della prima stage magiara, le sue parole sono quelle di chi vuol far parlare la strada, piuttosto che proferire parola ai microfoni: “Mi godrò quello che arriverà. L’avvicinamento non è stato semplice per me, ma ho lavorato al meglio che potevo. Tra i punti chiave di questo Giro ci saranno sicuramente le tappe dell’Etna e del Blockhaus. Non so se sarà la mia ultima volta, vedremo” (fonte: Eurosport).
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