Due settimane di attesa, ma è arrivato finalmente lo spettacolo al Giro d’Italia 2023. Prima vera tappa di montagna, la sedicesima, e scontro diretto tra i big della classifica generale: ad imporsi in vetta al Monte Bondone è Joao Almeida. Per il portoghese vittoria più bella della carriera davanti a Geraint Thomas che si riprende la Maglia Rosa.
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Solito scenario nella prima parte di gara. Scatti e controscatti nel tratto pianeggiante e si è formato un drappello di ventisei uomini: Aurélien e Valentin Paret-Peintre (AG2R Citroën), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Jack Haig, Jonathan Milan (Bahrain Victorious), Jonathan Lastra (Cofidis), Ben Healy (EF Education-EasyPost), Martin Marcellusi, Alessandro Tonelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Salvatore Puccio, Ben Swift (Ineos Grenadiers), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Carlos Verona (Movistar), Michael Hepburn, Filippo Zana (Jayco AlUla), Toms Skujiņš (Trek-Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Cesare Benedetti e Patrick Konrad (Bora-hansgrohe), Thomas Champion (Cofidis), Mattia Bais (Eolo-Kometa), Davide Gabburo e Filippo Magli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Nicolas Dalla Valle e Veljko Stojnić (Team Corratec-Selle Italia).
Oggi però il gruppo non ci è stato e la Jumbo-Visma si è messa a dettare il ritmo per non lasciare andare la fuga. Davanti Scaroni e Pronskiy hanno provato l’attacco in coppia, ma c’è stato poco da fare per gli attaccanti che sono stati riassorbiti ad uno ad uno sulla salita finale grazie al ritmo in gruppo della squadra di Roglic e della UAE Emirates.
Scatenato soprattutto Joao Almeida che ha provato in tutti i modi a staccare i rivali: a circa 7 chilometri dal traguardo si è completamente spaccato il gruppo e con il portoghese sono rimasti Roglic, Kuss, Thomas e Dunbar. In un secondo momento altro attacco per Almeida e l’unico a seguirlo è stato Thomas, mentre ha accusato una netta difficoltà l’attesissimo Roglic.
Volata a due che ha sorriso ad Almeida, poi Thomas che torna in Rosa, mentre a 25” la coppia formata da Roglic e Dunbar. Quinto Kuss, poi a regolare il gruppo degli inseguitori a 1’15” Damiano Caruso (Bahrain-Victorious).
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