Il calendario del ciclismo su strada sta attraversando quella fase estremamente eccitante e divertente in cui sostanzialmente ogni tre giorni c’è una classica a regalare emozioni e spettacolo. Tra poco i “muri” lasceranno spazio ai settori di pavé e poi alle “côtes” e, quasi senza accorgersene, sarà già tempo di Giro d’Italia, il primo dei tre Grandi Giri di questa nuova stagione. Andiamo dunque ad analizzare chi sono i corridori che caratterizzeranno questa edizione della Corsa Rosa, la numero 106.
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Non si può che iniziare con i due fenomeni, non c’è altro modo più corretto per definirli, che hanno dato vita ad uno spettacolo eccezionale alla recente Volta a Catalunya. Tra volate per le vittorie e per i secondi di abbuono, scatti in salita, litigi, incomprensioni e riappacificamenti, Primoz Roglic e Remco Evenepoel hanno illuminato una delle settimane di ciclismo più divertenti del 2023.
Lo sloveno ed il belga partiranno come primi (unici?) favoriti per la vittoria finale. Gli ultimi due vincitori della Vuelta a España, il Campione Olimpico a cronometro contro il Campione del Mondo, uno che in carriera ha già vinto 18 corse a tappe contro uno che nonostante la giovane età è riuscito già a vincerne 11 (seppur complessivamente di valore minore).
Il percorso che prevedrà oltre 70 km totali a cronometro, suddivisi in tre frazioni diverse, sembra cucito addosso ad entrambi e sembra poter creare un abisso tra loro e gli altri contendenti. Tra i “big” che hanno confermato la loro presenza e che in ogni caso saranno da considerare nel novero dei favoriti ci sarà senza dubbio Joao Almeida, così come Aleksandr Vlasov e Geraint Thomas, teorico capitano di una INEOS che potrebbe portare diverse “seconde punte” come Tao Geoghegan Hart, Pavel Sivakov e Thymen Arensman.
In chiave Italia sono due gli uomini che possono provare a dire la loro in chiave classifica e magari puntare ad un piazzamento importante tra la top5 e la top10. Stiamo parlando di Giulio Ciccone, uomo di punta per la Trek-Segafredo nonché unico ad aver battuto nello stesso arrivo sia Roglic che Evenepoel in stagione, e di Damiano Caruso, parte di una formazione della Bahrain-Victorious che, con Jack Haig, Gino Mader e Santiago Buitrago avrà tante opzioni in salita.
Se spostiamo invece il nostro focus lontano dagli uomini di classifica, il corridore che forse più di ogni altro attrarrà gli sguardi degli spettatori sarà Filippo Ganna. L’azzurro, al termine di una campagna di primavera che lo sta vedendo tra i protagonisti (e che speriamo possa essere ancora più generosa), è il grande favorito per la prima Maglia Rosa, assegnata nella prima cronometro. Oltre alle sopracitate tre tappe contro il tempo, Ganna sarà una presenza importantissima lungo tutte le tre settimane tanto per la INEOS quanto per il pubblico italiano.
Se tra i grandi cronomen ci saranno anche (oltre a Evenepoel e Roglic) il Campione del Mondo Tobias Foss e l’ex Campione Italiano Matteo Sobrero, la startlist non sarà da meno anche per quanto riguarda gli sprinter. A sgomitare sui traguardi delle tappe più semplici ci saranno grandi interpreti come Mads Pedersen, Fernando Gaviria, Kaden Groves, Magnus Cort e Pascal Ackermann con la possibile aggiunta di Mark Cavendish ed Elia Viviani.
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