Ci si avvicina all’epilogo. Non è stata un’edizione semplice per i gestori del Giro d’Italia. La Corsa Rosa, targata 2023, è stata influenzata da tante problematiche: dal maltempo, compagno di viaggio quasi immancabile per i corridori, con annesse modifiche alle tappe, come accaduto per la tredicesima (Borgofranco d’Ivrea – Crans Montana), alle positività per il Covid, tra cui quella del belga Remco Evenepoel, poco dopo la conquista della vittoria nella cronometro di Savignano sul Rubicone-Cesena e della Maglia Rosa.
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Un Giro nel quale il primo degli italiani è Damiano Caruso, corridore della Bahrain – Victorious, quarto nella graduatoria generale e distanziato di 2:50 dal leader, Geraint Thomas, e a 2:21 dal terzo posto di Primoz Roglic. Ci sono ancora salite importanti da affrontare e vedremo se l’atleta nostrano saprà centrare la top-3.
Ci spera il presidente della Federazione ciclistica italiana, Cordiano Dagnoni: “Questa è l’ultima settimana, la più dura che definirà la classifica, ai piedi del podio al momento abbiamo Caruso che, per noi italiani, sarebbe importante veder salire almeno di una posizione. Ci godremo questi ultimi giorni con tappe molto impegnative”, ha dichiarato Dagnoni a margine della presentazione della Genoa Cup Marathon dell’Appennino (Fonte: ANSA).
Il numero uno della Federciclismo si è pronunciato anche su quanto è accaduto nel corso di questa Corsa Rosa: “Questo è un Giro un po’ anomalo, perché le defezioni arrivate dai grandi campioni hanno falsato un po’ i risultati, ma lungo le strade ho visto veramente tantissimi appassionati e questo è bellissimo“.
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