La calma prima della tempesta? Se si parla di spettacolo è ben accetto. Sono state giornate non facili per i corridori del Giro d’Italia 2023: tanta pioggia, condizioni non semplici e il taglio della 13ª frazione (la prima alpina) che tanto ha fatto discutere. Una Corsa Rosa tattica e un po’ noiosa secondo tanti appassionati che, finora, ha un po’ deluso le attese. Vedremo che cosa accadrà nell’ultima settimana.
Dal 18 al 25 Gennaio 2025 in Costa Blanca
Pedala con Riccardo Magrini, Luca Gregorio e Wladimir Belli
i commentatori del cisclimo su Eurosport Italia
Scopri di più
Alla vigilia delle ultime sei tappe di questo Giro, il gallese Geraint Thomas si trova in una condizione di leggero vantaggio sui rivali. Considerando momentaneo il primato del francese della Groupama – FDJ, Bruno Armirail, l’alfiere della INEOS Grenadiers è quello messo meglio in classifica tra gli uomini favoriti per il successo finale, visto il suo distacco di 1:08 dal transalpino.
Certo il margine di vantaggio di 0:02 nei confronti dello sloveno Primoz Roglic non è rassicurante, tenendo conto che il portoghese Joao Almeida sia a 0:22 da Thomas, mentre il nostro Damiano Caruso a 1:28 dal corridore britannico.
“Non mi aspetto cose folli come quella messa in atto da Chris Froome nel 2018. Il ciclismo è intrattenimento, ma noi corridori dobbiamo pensare a vincere. E per farlo non devi sprecare energie. Pensate a Richard Carapaz nel Giro dell’anno scorso: nelle prime due settimane ha attaccato ogni volta che poteva e poi nell’ultima è calato. Io voglio correre, ma non solo per divertimento e per poi magari saltare in aria e vedere qualcun altro approfittarne. Ho iniziato questo Giro cercando di perdere il minor tempo possibile in classifica e sperando di essere al meglio per la terza settimana. Per ora sta andando meglio del previsto“, le parole in conferenza stampa di Thomas.
Il gallese ha voluto approfondire il tema relativo allo spettacolo: “Anche io sono un po’ deluso da quel che non è successo. Mi sarebbe piaciuto mettermi alla prova con gli altri favoriti. Le occasioni c’erano, ma le circostanze non erano quelle giuste. A volte in televisione le cose possono sembrare facili, quando si guardano le corse. Ma se si va a 300-400 watt, non si va piano. Il livello in gruppo, oggi, è semplicemente più alto di quanto non sia mai stato“.
Parlando dei suoi rivali, Thomas ha dichiarato: “Almeida e Roglic sono i più vicini e quindi sono i più pericolosi. Ma non escludo Caruso, è costante ed esperto, proprio come me… Lui c’è sempre, finora ha dato un’impressione di forza e in passato è andato spesso vicino alla vittoria. Dovremo stare attenti a lui. Ma penso che tutti quelli che al momento sono ai primi 10 posti della classifica generale siano pericolosi”.
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata