La classe operaia va in paradiso con Nico Denz. Il tedesco della Bora-Hansgrohe è riuscito ad imporsi nella dodicesima tappa del Giro d’Italia, da Bra a Rivoli, al termine di una fuga alquanto caotica di trenta corridori, dove non c’è stato il minimo accordo negli ultimi cento chilometri. Basti pensare che il tentativo decisivo, con Toms Skujins, Sebastien Berwick ed Alessandro Tonelli, è nato quasi per caso dopo aver superato una rotonda.
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Il successo più importante nella carriera del ciclista tedesco, che è sempre stato uomo d’appoggio per i propri capitani e che spesso ha provato ad andare in fuga. Non è un caso che l’ultima vittoria in carriera, nella sesta tappa del Giro di Svizzera 2022, è arrivata dopo un altro tentativo da lontano durato 153 chilometri.
“Oggi è andata bene, la fuga è andata in porto – afferma Denz ai microfoni della Rai – è la prima volta in un grande giro che entro nel tentativo giusto e riesco a vincere. Spesso ho trovato qualcuno migliore di me o con un migliore stato di forma, sono felicissimo di avercela fatta quest’oggi“.
Denz spiega poi cosa è successo durante la giornata: “Nessuno voleva tirare. Sia gli uomini della Jumbo-Visma che della Bahrain-Victorious si nascondevano nelle ultime posizioni. In quel momento ero avanti e si è creato il buco, abbiamo spinto e siamo arrivati al traguardo. Una vittoria che dedico alla mia famiglia, senza di loro non sarei qui“.
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