Un finale incredibile per un Giro d’Italia partito in sordina e terminato con uno spettacolo unico. Primoz Roglic dà uno schiaffo alla sfortuna e, soprattutto, vendica la sconfitta con Tadej Pogacar al Tour de France 2020, andandosi a prendere nella cronometro individuale da Tarvisio a Monte Lussari il successo di tappa e, soprattutto, il trionfo nella classifica generale ribaltando la situazione della vigilia.
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Una scalata mostruosa quella del corridore della Jumbo-Visma: nel momento più importante ha tirato fuori tutta la sua classe dominando in lungo e in largo la cronoscalata. Da sottolineare che, a circa tre chilometri dal traguardo, per lo sloveno è arrivato un salto di catena che gli ha fatto perdere almeno una ventina di secondi, ma, spinto anche dai suoi tifosi (tantissimi i connazionali sul percorso), è andato a timbrare un 44’23” eccezionale. Spazzati via tutti gli avversari nonostante il problema meccanico, un’emozione incredibile al traguardo con le lacrime dopo l’arrivo del rivale.
Deve arrendersi nel testa a testa Geraint Thomas: il britannico in Maglia Rosa sembrava pronto a riscrivere la storia del Giro, diventando il più vecchio trionfatore del Trofeo Senza Fine, invece non è riuscito a gestire i 26” di margine, chiudendo a 40” dal rivale. Terza piazza per Joao Almeida: il portoghese della UAE Emirates chiude il podio sia di tappa che in classifica generale.
In casa Italia c’è la superba performance di Damiano Caruso (Bahrain-Victorious): quarta piazza di tappa e quarta posizione in graduatoria per il siciliano che si è disimpegnato nel migliore ei modi. A chiudere la top-5 oggi Thibaut Pinot (Groupama-FDJ).
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