La seconda settimana del Giro d’Italia si chiude con un bel tappone in salita. Da Manerba del Garda a Livigno, sul Mottolino: 222 chilometri con 5400 metri di dislivello, sarà probabilmente questa la frazione che dilaterà parecchio il margine tra gli uomini di classifica e disegnerà le gerarchie per la lotta al podio.
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Quella di oggi è l’occasione per Tadej Pogacar di poter mettere una seria ipoteca sul Giro. In questi primi 14 giorni nessuno pare avere la gamba della maglia rosa, che per forza di cose appare come il favorito d’obbligo in una giornata del genere, e con la possibilità di non aspettare l’ultima rampa per poter attaccare.
Tra tutti gli altri, ci attendiamo sicuramente lotta con gli altri uomini di classifica. In prima fila Daniel Martinez (Bora-Hansgrohe), Ben O’Connor (Decathlon Ag2R La Mondiale) e Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers), ma fino ad ora chi ha mostrato forse la miglior gamba in salita è Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), che potrebbe provarci per avvicinare i posti sul podio. Dopo essere rientrato in classifica, occhio a Romain Bardet (dsm-firmenich PostNL), mentre Einer Rubio (Movistar), Thymen Arensman (Ineos-Grenadiers) ed Esteban Chaves (EF Education-Easypost) potrebbero anche avere spazio per un eventuale attacco, così come Lorenzo Fortunato (Astana-Qazaqstan) e Filippo Zana (Jayco-AlUla).
Ma ovviamente, esiste la possibilità che vada via la fuga. Potrebbe provarci Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), lontano oltre un quarto d’ora, assieme al solito Valentin Paret-Peintre (Decathlon-Ag2R La Mondiale), con l’onnipresente Jhonatan Narvaez (Ineos-Grenadiers). Possibili attaccanti azzurri sono Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Andrea Piccolo (EF Education-Easypost), Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizané) e Davide Piganzoli (Team Polti-Kometa), zitto zitto ancora con delle velleità di classifica.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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