Una giornata che ha fatto discutere. La 13ª tappa del Giro d’Italia 2023 era tra le più attese della Corsa Rosa: il tappone alpino, con arrivo in cima a Crans-Montana, era una di quelle frazioni che poteva dare un’indicazione chiara a chi punta al sigillo. Purtroppo, le cose sono andate diversamente e le decisione da parte dell’organizzazione di tagliare sensibilmente il tracciato, portando a una stage di 74,6 km ha fatto storcere il naso a non pochi addetti ai lavori.
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Un percorso in cui i corridori hanno affrontato “solo” due GPM a causa delle condizioni meteorologiche, ritenute troppo pericolose per l’incolumità degli atleti. A pronunciarsi su questo tema è stato uno che nel ciclismo ha fatto molto e vinto altrettanto, ovvero Mario Cipollini.
L’ex campione toscano, sul suo profilo Facebook, ha detto la sua con estrema chiarezza: “Ho letto ed ascoltato le opinioni di molte persone, chi più chi meno esperte di (vero) ciclismo. In questo messaggio mi permetto di dire la mia,il mio appello è ai corridori. In questo caso vorrei soltanto di darvi un consiglio. Avendo vissuto per un po’ di tempo la vita che state vivendo…naturalmente difenderei ogni vostra scelta dandovi pieno appoggio (pubblicamente) alle vostre scelte…..ma in separata sede mi permetterei di farvi una tiratina di orecchie, recitando un proverbio lucchese (mar vorsuto un’ è mai troppo) credo che il senso sia facilmente interpretabile (state facendo del male a voi stessi). Capisco con tutto me stesso il vostro stato d’animo, correre ripetutamente in giornate avverse demolisce lo stato d’animo, moltiplica la fatica fisica e psicologica, oltre a minare la concentrazione …..è proprio in questi momenti che avreste bisogno di una guida, di qualcuno che possa sostituirsi alla figura di un genitore, qualcuno che possa consigliarvi il da farsi ,senza nessun interesse, ma soltanto proteggendo voi ed il ciclismo”, le parole di Cipollini.
“Serve esperienza, carattere, fermezza e personalità oltre ad un palmares (credo) per darvi i giusti consigli.
Il giro d’Italia è un patrimonio che è stato costruito da grandissimi uomini, iniziando più di un secolo fa, voi siete responsabili di una grande eredità, e credo che in certi momenti dovreste avvalervi dei consigli di qualcuno in grado di farvi riflettere sulla decisione da prendere, in certi momenti da corridore (credo) si perda la giusta lucidità per prendere la decisione migliore. Nel nostro Paese abbiamo la fortuna di avere grandi ex Campioni (chi più chi meno) che amano profondamente il ciclismo, coinvolgeteli ….sono coloro che hanno grande esperienza e conoscono tutti aspetti del vostro mondo. Non fate decidere a persone nate a migliaia di km dal giro d’Italia, dal ciclismo (chi fisicamente, chi ciclisticamente)”, la sottolineature dell’ex corridore nostrano.
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