Domenico Pozzovivo non molla neanche a 40 anni. Il lucano sarà al via del Giro d’Italia per la diciassettesima volta in carriera con la maglia della Israel – Premier Tech e sarà il capitano nella Corsa Rosa. Uno splendido riconoscimento per un corridore che a inizio anno era senza contratto.
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Queste le sue parole in conferenza stampa a due giorni dalla partenza dall’Abruzzo: “Ormai sono passati quasi 20 anni dal mio primo Giro, ma le aspettative e l’entusiasmo sono quelle di un esordiente. Ad inizio stagione è stata una botta morale vedere i miei compagni di allenamento di Lugano andare alle corse e io invece costretto a rimanere a casa”.
“Ci ho sempre creduto, mi sono allenato per conto mio, ho fatto vari test e tanta altura, con simulazioni di gara. Certo è mancato il confronto con gli avversari, ma resto molto fiducioso. La squadra mi ha accolto benissimo e il buon risultato alla Coppi&Bartali ha aiutato ad instaurare subito un rapporto di fiducia reciproco“.
L’obiettivo per il veterano di Policoro è raggiungere ancora la top 10: “Mi piacerebbe ripetere quanto fatto l’anno scorso. So che gli anni passano e i giovani vengono su fortissimi ma, se la gamba dovesse essere quella che spero sia, la top 10 potrebbe essere raggiungibile. Centrarla a 40 anni compiuti sarebbe una bella soddisfazione“.
La Corsa Rosa torna anche al Lago Laceno, dove Pozzovivo vinse undici anni fa la sua unica tappa al Giro: “Sarà una tappa speciale, perché parte da Venosa e la mia Basilicata e arriva dove ho ottenuto una delle vittorie più belle della mia carriera. Mi aspetto tantissimo pubblico“. Fondamentale nell’economia della classifica sarà la cronoscalata del Monte Lussari: “Purtroppo non sono riuscito ad andarci in ricognizione come hanno fatto altri corridori, ma sono sicuro che influirà molto sulla classifica generale. La crono è breve, ma staremo in sella a lungo e i distacchi ci saranno. Credo che Evenepoel e Roglič, se al meglio, possano fare grandi differenze“.
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