Siamo giunti all’epilogo della 106a edizione del Giro d’Italia: oggi ci sarà la grande festa a Roma con l’ultimo arrivo in volata e la passerella in rosa di Primoz Roglic, vincitore della cronometro del Monte Lussari che gli ha permesso di rimontare il gap in classifica nei confronti di Geraint Thomas.
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Il verdetto della maglia rosa è arrivato, così come quello della maglia bianca di miglior giovane, vinta da Joao Almeida, la maglia azzurra di miglior scalatore conquistata da Thibaut Pinot. Da ufficializzare invece la maglia ciclamino valevole per la classifica a punti, che vede ancora in lotta Jonathan Milan e la rivelazione Derek Gee.
Il velocista di Buja ha un vantaggio piuttosto consistente sul canadese: 215 punti contro 160, ben 55 lunghezze di vantaggio. Cosa serve al corridore della Bahrain-Victorious per conquistare ufficialmente la maglia ciclamino? I punti a disposizione nell’ultima tappa sono 62, di conseguenza all’azzurro basterebbe conquistare 8 punti per chiudere il discorso.
Dopo 72 chilometri ci sarà un traguardo volante e per ipotecare la questione già prima dell’arrivo, Milan dovrà passare per primo allo sprint e Gee non andare oltre il 5° posto. O fare 2°, sperando che Gee non prenda nessun punto al TV. Se non si dovesse chiudere allo sprint intermedio, tutto sarà rimandato alla volata finale: chi vince prende 50 punti totali.
Nel caso Milan riuscisse a confermare la sua maglia ciclamino, eguaglierebbe un piccolo record. Solo altri due italiani sono riusciti a conquistare la classifica a punti nell’anno del debutto al Giro: Giovanni Fidanza nel 1989 e Fabrizio Guidi nel 1996. Sarebbe una gran bella soddisfazione.
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