Il Giro d’Italia 2020 riparte, e lo fa da Udine. Il secondo giorno di apre il sipario verso un’ultima settimana che si preannuncia impegnativa e incerta, già a partire da questa tappa numero 16: l’arrivo a San Daniele potrebbe stimolare una fuga della prima ora, ma senza lasciare tranquilli gli uomini di classifica.
Il percorso
Diciannove chilometri pianeggianti ad inaugurare la frazione verso la prima salita di giornata. La salita verso la Madonnina del Domm potrebbe avere un ruolo fondamentale nella formazione della fuga, in una giornata che si preannuncia adatta con i suoi 229 chilometri mossi. Ascesa di seconda categoria, con quasi 11 chilometri ad una pendenza media del 7%.
Pendenza comparabile anche per l’ascesa del Monte Spig (scollinamento al chilometro 72), un terza categoria che misura 7 chilometri. 3 chilometri al 7%, invece, per il Monteaperta, salita di terza categoria posta al chilometro 123.
Il finale è caratterizzato da un circuito che prevede tre passaggi sullo strappo di Monte di Ragogna al chilometro 162, 189 e 216, con l’ultimo passaggio a soli 13 dal traguardo. La salita, per quanto breve con i suoi 3 chilometri, presenta una pendenza media superiore al 10%, con punte al 16: per la vittoria di tappa e per la lotta tra gli uomini di classifica sarà un passaggio fondamentale. Da segnalare i traguardi volenti di Cividale del Friuli e Castello di Susans al chilometro 87 e 180 di corsa.
Attenzione all’ultimo chilometro, che presenta un ulteriore strappo con punte fino al 20% che potrebbero anche inasprire la pena per chi dovesse patire il giorno di riposo.
L’altimetria
I favoriti
L’inizio dell’ultima settimana di corsa porta la lotta per la Rosa ad entrare definitivamente nel vivo. Chi deve recuperare come Jakob Fuglsang (Astana) e Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) non può più aspettare. Certo, la frazione odierna sembra sorridere maggiormente al danese, che però fino ad ora ha fatto vedere poco o nulla.
Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep) sembra poter reggere in questo genere di tappe, ma attenzione a Tao Geoghegan Hart (INEOS-Grenadiers), che sulle ali dell’entusiasmo potrebbe provare a guadagnare qualche secondo. In stand-by Wilco Kelderman (Sunweb): sembra il più solido, e ormai attende solo il crollo di Almeida. Sembra difficile vederlo all’attacco, per ora.