È di Alejandro Ropero Molina (Kometa) la prima maglia Rosa Enel del Giro d’Italia Under 23, la prima grande corsa a tappe in Italia dopo la ripartenza. E si riparte da Urbino, nell’anno delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, uno dei più grandi artisti di ogni tempo, pittore icona del Rinascimento, nato proprio ad Urbino e simbolo della forza espressiva della gioventù, la stessa energia che caratterizza gli Under 23 in gara.
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Sfida e palcoscenico per i talenti del ciclismo italiano e internazionale, il Giro d’Italia Giovani è anche occasione di promozione del territorio e della cultura dei territori attraversati, megafono per raccontare la ripartenza e l’italianità, ancor di più in questo 2020.
Subito una grande sfida e un degno vincitore: il forte corridore completo della Kometa-Xstra Cycling Team, al primo successo stagionale, ha preceduto Henri Vandenabeele (Lotto Soudal Development Team) e Antonio Tiberi (Team Colpack Ballan).
Il terzetto si è giocato il successo nel finale, resistendo al rientro di quattro inseguitori: Davide Baldaccini (Team Colpack Ballan), Davide Bais (Cycling Team Friuli), Matteo Carboni (Biesse Arvedi) e Manuele Tarozzi (#inEmiliaRomagna Cycling Team). Il gruppo, regolato da Luca Colnaghi (Zalf Euromobil Désirée Fior), a 15”.
La corsa prosegue domenica 30 agosto con la seconda tappa, Gradara (Pu) – Riccione (Rn) di 125 km. Dalle Marche all’Emilia-Romagna, 1.300 metri di dislivello, prendendo il via da una delle piccole città medievali più belle d’Italia, per poi pedalare verso Nord fino a Riccione, città amica del Giro d’Italia Under 23 negli ultimi anni. Da Gradara il gruppo si muove verso l’entroterra per superare un primo GPM di 3a categoria dopo 69 km (Pietrarubbia, 5,5 km con pendenza media al 5,3% dal bivio di Frontino alla cima). Poi discesa ritornando verso l’Adriatico, superando l’Intergiro di Mercatino Conca e andando veloci all’arrivo di Riccione.
Prima dell’arrivo della prima tappa, gli ultimi chilometri sono stati percorsi in bicicletta da quattro ciclisti che hanno ricevuto in dono un trapianto, che ogni giorno testimonieranno così la propria esperienza, il viaggio con AIDO, che firma la maglia Bianca del leader della classifica dei Giovani.
L’Associazione italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, fin dal 1973, opera per diffondere la “cultura della donazione” al prossimo e sensibilizzare cittadini maggiorenni affinchè possano fare una scelta consapevole in vita sulla donazione di organi, tessuti e cellule dopo la morte a scopo di trapianto terapeutico, coniugando così le idee di “società” e “solidarietà” a quella di “responsabilità”.
Lo stretto legame del Giro d’Italia U23 con il territorio e l’impegno a costruire un futuro di successi sono valori importanti, espressi anche all’interno del villaggio BPER Banca dedicato ai Giovanissimi (fino a 13 anni di età), una delle iniziative collaterali che si sposteranno nel territorio nazionale, insieme alla carovana del Giro U23, per consentire ai più giovani, in attesa dell’arrivo delle tappe, di partecipare a prove di abilità in bicicletta, in accordo con il Settore Giovanile Nazionale della Federazione Ciclistica Italiana e con i partner del territorio. Una ulteriore occasione per i ciclisti del futuro per ripartire, circondati dal calore di un appuntamento prestigioso come il Giro U23.
Al via del Giro d’Italia Giovani Under 23, che si concluderà il 5 settembre 2020, si sono presentati 176 tra i ciclisti Under 23 più forti a livello nazionale e internazionale, in rappresentanza di 31 team (18 italiani, 13 stranieri) provenienti da 11 Paesi. Il Giro Giovani proseguirà risalendo Marche ed Emilia-Romagna (Gradara-Riccione, Riccione-Mordano) e giungere in Veneto per la quarta tappa, da Bonferraro di Sorgà a Bolca (candidata a patrimonio Unesco per il suo Museo dei fossili) nel territorio del GAL Baldo Lessinia. Si prosegue in Veneto con la Marostica-Rosà, scalando la Rosina affrontata da poco anche al Campionato italiano prima del gran finale in Lombardia: la Colico-Colico, suggestivo giro del lago di Como in senso antiorario; la Barzio-Montespluga, tappa delle “tre V” (Valsassina, Valtellina, Valchiavenna) che si conclude a oltre 1.900 metri di quota; e l’Aprica-Aprica, con la temibile scalata del Mortirolo.
Un Giro d’Italia Under 23 che va a toccare località di piccole e medie dimensioni che meritano nuova luce, perché al loro interno racchiudono perle di raro splendore. Giro U23 e Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, che promuove l’Italia della sostenibilità, hanno condiviso un obiettivo comune: far vedere le bellezze dei territori italiani attraverso la lente del ciclismo. La Maglia della Combinata Enit identifica proprio il corridore più completo in gara, simbolo delle grandi qualità che l’italianità sa portare con sé.
Fondamentale il supporto degli sponsor, a partire da coloro che firmano le innovative e iconiche maglie realizzate da Alé: Rosa Enel, Rossa Pinarello, Verde Work Service, Blu GLS, Bianca AIDO e Multicolore Enit – Agenzia Nazionale del Turismo.
Fondamentale anche il supporto di Suzuki, 101 Caffè, Huawei, Endu, mySdam, Festina, Selle Italia, All4cycling, Elite, Extragiro, iperal Supermercati, Enervit, Sinora, Kometa, Giacobazzi, New Yorkeer, Ursus, Don Camillo, Noberasco, TUA Assicurazioni, ZAK Assicurazioni, Museo Digitale Diffuso del Ciclismo.
Tante interessanti novità per la principale corsa a tappe al mondo per ciclisti Under 23, organizzata dalla Nuova Ciclistica Placci 2013, presieduta da Marco Selleri, in collaborazione con Communication Clinic di Marco Pavarini. Un gruppo affiatato che, dopo aver riportato in calendario nel 2017 il Giro Giovani rendendo realtà l’ambiziosa idea di rilancio della FCI, del Presidente Renato Di Rocco e del coordinatore delle Squadre Nazionali Davide Cassani, si pone ora l’altrettanto ambizioso obiettivo di riportare i migliori giovani ciclisti italiani e mondiali a confrontarsi su un palcoscenico di caratura internazionale per conquistare un posto di primo piano tra i professionisti di domani.