E’ terminato ieri in Sardegna il Giro Femminile 2023, e con una vittoria italiana sul traguardo di Olbia: Chiara Consonni si è riconfermata la regina dell’ultima tappa. Lo aveva fatto l’anno scorso a Padova e poco più di ventiquattro fa ha concesso il bis battendo non una atleta qualsiasi, bensì quella Marianne Vos che vinse sullo stesso arrivo nel 2022.
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E’ stata una edizione travagliata, difficile da organizzare e da svolgere, ma a giochi fatti si può dire che è stata bella da seguire ed appassionante. Le difficoltà avute fino a pochi giorni dal via sembravano proseguire quando il maltempo obbligò la giuria ad annullare il prologo di Chianciano Terme. Non c’era altra scelta, le strade erano allagate ed alcune atlete erano anche cadute, dunque giusto così. Ma poi lo scenario è cambiato, le altre otto tappe si sono svolte e si è arrivati a Olbia come previsto e la Regina è stata regolarmente incoronata. Un grande applauso va a Roberto Ruini e al suo staff, che in poco tempo sono riusciti a realizzare un prodotto di successo. E’ stata l’ultima edizione targata Starlight, dal 2024 la gestione del Giro Donne passerà in mano a RCS Sport.
Alla fine di tutto, Annemiek Van Vleuten ha strameritato di vincere la corsa per la quarta volta in carriera, diventando a quasi 41 anni la atleta meno giovane sul gradino più alto del podio e raggiungendo la connazionale Anna Van der Breggen al secondo posto assoluto. Ne manca uno per eguagliare Fabiana Luperini, la regina incontrastata delle Maglie Rosa, stabilmente a quota cinque titoli. Alla fuoriclasse olandese mancherebbero solamente l’Olimpiade in linea (tra un anno a Parigi) e la Roubaix per vincere tutte le gare più importanti del calendario. E proprio pensando ai Cinque Cerchi, siamo proprio sicuri che Annemiek a fine stagione smetterà? Noi, come molti altri addetti ai lavori lo stiamo dubitando.
Nella bacheca della Capitana del Team Movistar Women ci sono gli ultimi sette grandi Giri a tappe: tre edizioni della Vuelta e del Giro, più il Tour Femmes 2022. Sicuramente starà pensando alla Grande Boucle che scatterà tra due settimane da Clermont-Ferrand, forse più del Mondiale in cui è la campionessa in carica. Ma con Annemiek Van Vleuten non si deve dare niente per scontato.
Un quesito ci viene da fare: come sarebbe andata senza le cadute di Elisa Longo Borghini ed Antonia Niedermaier? Le due sfortunate atlete sono tornate a casa entrambe all’indomani della loro vittoria di tappa (a Borgo Val di Taro per la Campionessa d’Italia e a Ceres quella della giovane tedesca), quando erano in seconda posizione in classifica generale. Con loro in corsa fino alla fine, il podio sarebbe stato forse diverso: Gaia Realini, ancora una volta stellare, sarebbe stata la “gregaria di lusso” per la piemontese alla Lidl-Trek, ma l’improvviso abbandono di Elisa ha cambiato le gerarchie e la pescarese ha risposto presente salendo al terzo posto finale e le maglie di Miglio Giovane e Migliore Italiana.
Marianne Vos per la prima volta in carriera ha terminato un Giro Donne senza vittorie di tappa: lei che a quota 33 frazioni vinte è ancora imbattibile, è rimasta stavolta a bocca asciutta, andandoci comunque vicina a Modena e a Olbia, battuta solo da Lorena Wiebes e da Chiara Consonni. La bergamasca ha dato ai colori italiani la seconda vittoria di tappa in questa edizione.
E proprio in casa UAE-ADQ vogliamo chiudere questo riepilogo, con un pensiero e un ringraziamento a Marta Bastianelli che dopo la tappa di ieri ha terminato la sua attività agonistica. La campionessa laziale ha ricevuto grande affetto da tutto l’ambiente in questi giorni, da colleghi e colleghe, addetti ai lavori ed appassionati sparsi per l’Italia. Alla partenza le sue compagne di squadra e la figlia Clarissa si sono commosse visibilmente con lei sul palco del foglio firma a Sassari; “Ora tocca a loro” ha chiuso Marta con il suo breve e toccante discorso con la voce rotta dal pianto, e come chiudere una carriera nel migliore dei modi gioendo per il successo di tappa della compagna di squadra Chiara Consonni? Quella di ieri rimarrà una giornata indimenticabile per tutto il Team UAE-ADQ.
Il Giro Donne è patrimonio del Ciclismo italiano ed internazionale, annoverato tra le corse più importanti al mondo. Teniamocelo stretto e manteniamolo vivo più che mai nel prossimo futuro.
Viva il Giro!
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata