Come nell’edizione 2020 a Grosseto, la formazione italo-statunitense di Elisa Longo Borghini è la vincitrice della prima tappa del Giro d’Italia Donne. Le ragazze dirette da Paolo Slongo e Giorgia Bronzini hanno chiuso con il tempo di 33’41”, staccando di 8” la SD Worx di Anna Van der Breggen e Demi Vollering e di 39” la ottima Alé – BTC Ljubljana capitanata da Mavi Garcia, Marta Bastianelli e Tatiana Guderzo.
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Una riconferma: lo è senza dubbio quella della Trek – Segafredo Women, che a distanza di un anno bissa il successo nella medesima disciplina. Nel 2020 eravamo a Grosseto, oggi in Piemonte tra Fossano e Cuneo. Una prova davvero importante per la ossolana Elisa Longo Borghini e compagne (con lei ci sono Ellen Van Dijk, Elizabeth Deignan, Tayler Wiles, Ruth Winder e Lucinda Brand), che hanno avuto la meglio per pochi secondi sulla campionessa uscente Anna Van der Breggen, grande favorita anche per questa edizione. Sul podio c’è una squadra italiana, la Alé – BTC Ljubljana del Team Manager Fortunato Lacquaniti (roster composto da Marta Bastianelli, Tatiana Guderzo, Mavi Garcia, Marlene Reusser, Laura Tomasi e Anna Trevisi), autrice di una importantissima prestazione in vista delle tappe di montagna.
Per quanto riguarda la classifica generale, Ruth Winder (Stati Uniti) è la prima Maglia Rosa. Per l’americana, vincitrice della tappa di Omegna nel 2018 della Freccia del Brabante 2021, si tratta della prima volta nel ruolo di leader assoluta del Giro d’Italia Donne.
La campionessa di Spagna Mavi Garcia, scalatrice del Team Alé – BTC Ljubljana, è intervenuta ai microfoni di InBiciMagazine al termine della tappa: “Siamo rimaste molto sorprese e felicissime di questo inaspettato risultato, che vale come primo podio in carriera al Giro per molte di noi. Non ce lo aspettavamo perchè non abbiamo avuto nelle scorse settimane la possibilità di allenarci tutte insieme per la cronosquadre. Bisogna dire grazie alla nostra specialista Marlene Reusser, che ha fatto delle trenate pazzesche in testa e molto merito va a lei”.
L’atleta di Mallorca, che ha vestito sul podio di Cuneo la Maglia Verde dei GPM, ha poi continuato: “Il percorso era abbastanza pericoloso nella prima parte, con del pavè ed alcuni piccoli tranelli, poi i lunghi rettilinei ci hanno permesso di fare grandi velocità. C’è grande fiducia per le tappe di montagna, da domani bisognerà dare il massimo in salita: mi hanno parlato di Prato Nevoso come una ascesa molto lunga ma non l’ho ancora provata, a differenza di quella che faremo nella cronoscalata a Formazza. Sono molto contenta.”
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata