Il giovane corridore della Cofidis trova la prima vittoria da professionista nella 8° tappa del Giro d’Italia (Foggia-Guardia Sanframondi, 170 km), staccando sulla salita finale i compagni fuggitivi Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa) e Nikias Arndt (Team DSM). Per il terzo giorno Attila Valter (Groupama-FDJ) conserva la Maglia Rosa.
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C’è voluto un po’ per far partire la fuga di giornata, che si è rivelata per la quarta volta in questo Giro come decisiva per la vittoria parziale. Poco dopo la partenza da Foggia arriva l’improvviso ritiro di Caleb Ewan e una caduta all’interno di un tunnel. Secondo le prime indiscrezioni l’australiano, vincitore delle tappe di Cattolica e Termoli, sarebbe rimasto coinvolto nell’incidente, ma la vera motivazione è l’acutizzarsi di un dolore ad un ginocchio.
Alla fine sono partiti in nove: Fernando Gaviria (UAE-Emirates), Victor Campenaerts (Qhubeka-Assos), Alexis Gougeard (AG2R-Citroen), Kobe Goossens (Lotto-Soudal), Nelson Oliveira (Movistar), Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizané), Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa), Nikias Arndt (Team DSM) e Victor Lafay (Cofidis). C’è da scalare il valico di Bocca della Selva, GPM di 2° categoria a 1392 metri su cui scollina in testa Kobe Goossens.
Nella discesa verso Telese Terme Gaviria tenta uno scatto ma scivola su un tornante: il colombiano ha una abrasione sul braccio destro ma torna nel gruppo di testa. Prima di raggiungere lo sprint di Castelvenere Campenaerts e Carboni attaccano: il pesarese di San Costanzo staccherà il belga ma viene raggiunto nel tratto più duro della salita conclusiva (3 km al 7%) da Victor Lafay, il quale vince in solitaria e ottiene il primo successo da professionista. Secondo posto per l’esperto valtellinese Francesco Gavazzi, mentre Nikias Arndt stacca Campenaerts e Carboni nella volata per il secondo posto.
Francese di Lione, Victor Lafay milita nella Cofidis ed è nato il 17 gennaio 1996. Queste le sue parole dopo la tappa: “Sono veramente felice, non pensavo che ce l’avrei potuta fare già nella prima settimana. E’ stata una giornata molto impegnativa, siamo stati fortunati del fatto che il gruppo ha permesso a noi fuggitivi di poterci giocare la vittoria di tappa. Inizialmente non mi sentivo benissimo ma nei chilometri finali le gambe hanno risposto bene ed è arrivata la vittoria di tappa”.
Giornata tranquilla per i big della classifica generale, che hanno lasciato andare la fuga e giungono sull’arrivo con 4’48” di ritardo. Un brivido nell’ultimo chilometro avviene con la caduta che ha coinvolto Pello Bilbao e Matteo Fabbro, ma nulla cambia nella classifica generale dove Attila Valter rimane in Maglia Rosa con 11” su Remco Evenepoel alla vigilia del tappone appenninico da Castel Di Sangro a Campo Felice, con quasi 4000 metri di dislivello, l’arrivo in salita e con gli ultimi 1500 metri di strada in sterrato.
a cura di Andrea Giorgini ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine