Il trevigiano della AG2R-Citroen conquista la terza vittoria in carriera conquistando la dodicesima tappa del Giro d’Italia (Siena-Bagno di Romagna, 212 km) nella volata a due con l’australiano Chris Hamilton (Team DSM). Terzo posto per Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), che batte il neozelandese George Bennett (Jumbo-Visma). Invariata la Top 10 in classifica generale, sempre guidata da Egan Bernal su Alexander Vlasov e Damiano Caruso.
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Ennesimo tappone appenninico, dedicato a Gino Bartali e Alfredo Martini grazie ai transiti da Ponte a Ema e Sesto Fiorentino, ed è ancora la fuga ad andare a segno in questo 104° Giro d’Italia: dopo il via da Siena avvengono le dure cadute occorse a Marc Soler ed all’ex Maglia Rosa Alessandro De Marchi, costretti al ritiro. Insieme a loro hanno abbandonato per problemi fisici anche Alex Dowsett, Gino Mäder e Fausto Masnada.
Per l’avvio definitivo della fuga si è dovuto aspettare il passaggio da Firenze, dove avviene l’attacco di Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), Simone Petilli (Intermarché – Wanty Gobert), Diego Ulissi (UAE – Emirates), Simone Ravanelli e Natnael Tesfazion (Androni Giocattoli – Sidermec), la Maglia Azzurra di Geoffrey Bouchard e Andrea Vendrame (AG2R-Citroen), Giovanni Visconti (Bardiani – CSF – Faizané), Mikkel Honoré (Deceuninck-Quickstep), George Bennett (Jumbo – Visma), Christoper Hamilton (Team DSM), Nicolas Edet (Cofidis), Guy Niv (Israel – Start Up Nation), Vincenzo Albanese (Eolo – Kometa) e Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo).
Bouchard transita al comando su tutti i primi tre GPM per guadagnare più punti possibili nella speciale classifica degli scalatori, mentre il gruppo lascia fare, con il distacco costantemente sopra i dieci minuti. La selezione avviene sulla salita del Passo del Carnaio, la cui vetta è posizionata a 10 km dal traguardo.
Qui restano in quattro: Bennett, Brambilla, Hamilton e Vendrame, e questi due saranno quelli che andranno a giocarsi la vittoria di tappa scattando al termine della discesa. Vendrame è il più veloce e va a realizzare il suo sogno più grande, quello di vincere una tappa al Giro d’Italia, la seconda per i colori italiani dopo il prologo di Torino vinto da Filippo Ganna. Ed è lo stesso corridore trevigiano a raccontarlo dopo la tappa: “Ci ho provato tante volte in passato ma ho avuto poca fortuna, tra incidenti meccanici e vari piazzamenti. Durante la tappa ho lavorato per far mantenere la maglia dei GPM a Bouchard, poi sono riuscito a finalizzare quanto fatto. Sapevo di essere uno dei più veloci e ho sprintato al meglio possibile per vincere”.
Il gruppo arriva ad oltre dieci minuti, con Vincenzo Nibali che ha attaccato in discesa dal Passo del Carnaio, dove rimane vittima di una caduta Gianni Moscon. Alla fine il siciliano della Trek-Segafredo giunge 7” prima del plotone principale, con la Ineos-Grenadiers della Maglia Rosa Egan Bernal sempre a comandare. Il colombiano mantiene 45” su Alexander Vlasov e 1’12” su Damiano Caruso.
Per domani spazio ai velocisti nella frazione che ricorda Dante Alighieri per i 700 anni dalla sua scomparsa. Si va da Ravenna a Verona per 198 chilometri interamente piatti per arrivare all’ombra della celebre Arena.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata