Giornata da ricordare sulle strade dell’undicesima tappa del Giro d’Italia (Perugia-Montalcino, 162 km), vinta dal neoprofessionista svizzero Mauro Schmid (Qhubeka-Assos) davanti al compagno di fuga Alessandro Covi (UAE-Emirates). La supremazia di Egan Bernal ha regalato spettacolo anche grazie al lavoro impressionante della Ineos-Grenadiers, che ha creato seri scossoni in classifica generale.
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Nell’11° tappa entrano in scena gli magnifici scenari delle Strade Bianche di Toscana, con ben 35 km di sterrato suddivisi in quattro settori da percorrere attraversando la Val d’Orcia. La fuga di undici corridori è andata via subito dopo il km. 0 a Perugia, con gli italiani Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè), Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa) e Alessandro Covi, il campione del Belgio Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), Roger Kluge e Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal), Lawrence Naesen (AG2R-Citroen), Taco Van der Hoorn (Intermarché – Wanty Gobert), Bert-Jan Lindeman e Mauro Schmid (Qhubeka-Assos) e Simon Guglielmi (Groupama-FDJ).
All’ingresso del primo stratto sterrato il loro vantaggio sfiora i quindici minuti e nel gruppo sale in cattedra la Ineos – Grenadiers, che screma il gruppo e Remco Evenepoel rimane invischiato nelle retrovie. Il belga in Maglia Bianca entra in crisi e deve essere aiutato dai compagni anche nei tratti successivi di strada bianca.
Verso il GPM di Passo del Lume Spento tocca a Gianni Moscon scandire il gruppo, ma il trentino alza il ritmo nel settore successivo di strada bianca, dove Evenepoel si stacca definitivamente. Poco prima hanno perso definitivamente uomini di classifica del calibro di Daniel Martin e Davide Formolo, i quali diranno addio ai sogni di gloria. Con la Maglia Rosa si dimostrano pimpanti e performanti Hugh Carthy, Alexander Vlasov ed Emanuel Buchmann, ed è proprio il tedesco a scattare poco prima dell’ultimo scollinamento al GPM di Passo del Lume Spento. Davanti rimangono solo Schmid e Covi, ed è il ventunenne svizzero a portare a casa la prima vittoria da professionista.
Le dichiarazioni della Maglia Rosa: “Era una giornata dura, sono contento di aver guadagnato terreno. Il ritmo di corsa era molto alto e poi ci aspettavamo che lo sterrato provocasse grandi distacchi. Quando Buchmann è scattato ho parlato alla radio, mi hanno detto che era a quasi due minuti di ritardo, così ho agito solo quando la EF ha imposto il suo ritmo”.
Vincenzo Nibali, Giulio Ciccone e Marc Soler perdono terreno poco prima del GPM ed Egan Bernal mette in regola le cose scattando in modo fulmineo sulla salita, va a riprendere Buchmann e stacca tutti gli altri avversari. Il colombiano guadagna e ora ha 45” su Alexander Vlasov e 1’12” su Damiano Caruso. Nuovi movimenti ci attendiamo anche domani nella Siena-Bagno di Romagna, 212 km con le salite di Monte Morello, Passo della Consuma, Passo La Calla e Passo del Carnaio.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata