L’arrivo sulla salita che domina Ascoli Piceno ha incoronato lo svizzero della Bahrain-Victorious, orfana di Mikel Landa per il grave incidente di ieri, e il magiaro della Groupama-FDJ che è il primo corridore dell’Ungheria a vestire il simbolo del primato in un Grande Giro.
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La sesta tappa è partita dalle Grotte di Frasassi orfana di corridori importanti come Pavel Sivakov, Mikel Landa e Joseph Dombrowski, vittime di incidenti poco prima del traguardo di Cattolica ieri. Il ritmo di corsa è stato immediatamente elevatissimo, con continui tentativi di attacco nei primi venti chilometri. In uno di essi ci ha provato anche l’ex Maglia Rosa Filippo Ganna, rintuzzato dal gruppo, poi se ne vanno in sei: Jimmy Janssens (Alpecin-Fenix), Simone Ravanelli (Androni Giocattoli-Sidermec), Matej Mohoric e Gino Mäder (Bahrain-Victorious), Simon Guglielmi (Groupama-FDJ), ai quali si accoderanno poco dopo anche Geoffrey Bouchard (AG2R-Citroen) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo). Il meteo è peggiorato chilometro dopo chilometro e gran parte della tappa si è svolta sotto un violento nubifragio con temperature rigide in alta quota.
Sul GPM di Forca di Gualdo transita in testa Bouchard, poi da qui si scatena Matej Mohoric che porta con se il compagno di squadra svizzero, meglio piazzato in classifica generale. Nel gruppone il forcing imposto da Filippo Ganna passando da Castelluccio di Norcia fa crollare la Maglia Rosa di Alessandro De Marchi e Domenico Pozzovivo, i quali chiuderanno con diversi minuti di distacco uscendo di classifica.
Lo sloveno della Bahrain-Victorious termina il suo lavoro all’attacco della salita di San Giacomo, presa dal versante di Ascoli Piceno, e Mäder resta in compagnia di Dario Cataldo e Bauke Mollema in testa alla corsa. A metà ascesa avviene il clamoroso incidente che coinvolge alle spalle del gruppo l’ammiraglia del Team BikeExchange e Pieter Serry, che viene tamponato alle sue spalle. Mäder scatta ai -3 km dal traguardo e si avvia a vincere per la prima volta una tappa, con alle sue spalle il quartetto con Egan Bernal, Daniel Martin, Remco Evenepoel e Giulio Ciccone. A 29” dallo svizzero (che diventa anche il nuovo leader della classifica degli scalatori) arriva Attila Valter, corridore ungherese, che diventa la nuova Maglia Rosa con 11” su Remco Evenepoel. Il magiaro, 22enne nativo di Csömör e miglior giovane dalla frazione di Sestola, è il primo corridore nella storia del suo Paese a diventare il leader della Classifica Generale in un Grande Giro a tappe.
Le parole della nuova Maglia Rosa: “Alla mattina ci puoi scherzare, ma essere in Maglia Rosa dopo la tappa mi rende davvero felice e sorpreso. Volevo provarci, mi sono sentito in ottime condizioni e molto motivato nonostante le condizioni meteo proibitive. Ora darò il massimo per tenere la maglia il più a lungo possibile, la motivazione mi da ancora più forza e convinzione.”
La settima tappa torna in riva all’Adriatico e da un’altra chance agli sprinters sulla strada che va da Notaresco a Termoli. Il finale non è totalmente piatto e le insidie potrebbero scatenare attacchi a sorpresa.
a cura di Andrea Giorgini ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine