Vince la fuga all’ultimo arrivo in salita al Giro NextGen. L’olandese Huub Artz della Wanty-ReUz-Technord ha la meglio nella settima tappa, la Montegrotto Terme-Zocca di 182 chilometri, con 25” su Callum Thornley (Trinity Racing) e Samuele Privitera (Gafens Berman Jayco). Rimane comodamente in rosa il belgo Jarno Widar.
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Bastano pochi chilometri per far andare via la fuga di giornata. I primi a tentare la sortita sono Noa Isidore (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team), Lorenzo Peschi (General Store – Essegibi – F.Lli Curia), Samuele Privitera (Hagens Berman Jayco), Luca Dreßler (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank) e Callum Thornley (Trinity Racing), per poi venire raggiunti poco prima del km 60 da Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development Team), Alessandro Borgo (CTF Victorious) e Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord).
Gli otto di testa accumulano un vantaggio abbastanza ampio, aiutato anche dal fatto che il miglior piazzato nella generale sia Isidore, con un ritardo di oltre diciannove minuti. Il margine tocca i sei minuti ad una cinquantina di chilometri dall’arrivo, poco prima del traguardo volante di Savignano su Panaro, con il gruppo che arriva ai piedi della salita ad avere 4’30” di ritardo.
Il gruppo alla fine lascia fare comodamente, con Jarno Widar che se la prende comoda, e dunque la lotta per la vittoria si restringe agli otto fuggitivi. Privitera è il primo che prova ad accendere la miccia sull’ultima salita, ma alla fine è l’olandese che riesce a prendere il largo negli ultimi chilometri, fino ad arrivare a braccia alzate.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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