Domenico Pozzovivo, prezioso gregario di Vincenzo Nibali, al termine della diciassettesima tappa racconta delle difficoltà del suo capitano nel finale: “Era una tappa complicata perché dopo quella di ieri ci si poteva aspettare una giornata no per qualche leader. Purtroppo questa volta è capitato a Vincenzo. Mi sono accorto delle sue prime difficoltà dopo l’accelerazione di Hirt e soprattutto dopo lo scatto della maglia rosa”.
Fortunatamente il capitano della Bahrain Merida è riuscito a non farsi prendere dal panico ed è giunto al traguardo perdendo pochi secondi da Landa e da Carapaz. “Siamo dei corridori con molta esperienza – continua Pozzovivo – e siamo riusciti a limitare al meglio i danni. Pensavamo che Carapaz fosse da temere soprattutto sulla salita di venerdì e invece già oggi ci ha sorpreso. Stiamo andando a tutta sempre e non c’è una frazione di pausa, anche perché il ciclismo negli ultimi anni si è evoluto, alzando di parecchio il livello”.
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Dalle sue parole emerge anche sicurezza sulla forza e sulla tenuta mentale di Nibali. “Un corridore come Vincenzo ha vissuto tante esperienze e non avrà contraccolpi. Durante la corsa l’ho visto pedalare bene, non penso avrà altri cedimenti nei prossimi giorni”.
La tattica del giorno. “Oggi non siamo partiti con l’intento di difenderci ma volevamo decidere al momento in base alle sensazioni. Nei primi chilometri, quando la fuga aveva preso il largo, siamo andati in testa al gruppo perché volevamo stanare qualche squadre e invece nessuno ha collaborato”.
E in conclusione due parole su Carapaz, avversario principale di Nibali. “L’anno scorso in ogni salita lo vedevo correre sempre in difesa mentre questa volta quando può attacca. È un corridore in crescita e penso possa inventarsi qualcosa anche nelle prossime frazioni”.
a cura di Davide Pegurri per InBici Magazine