Grazie al fondamentale contributo di Gianni Moscon, lo scalatore colombiano realizza un autentico numero andando a vincere una bellissima nona tappa al Giro d’Italia (Castel di Sangro – Campofelice, 158 km) che gli permette di vestire anche la Maglia Rosa.
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Secondo posto per un bravissimo Giulio Ciccone, galvanizzato dal tifo dei suoi conterranei giunti nella località sciistica abruzzese.
Tappone era e così è stato anche dal punto di vista dello spettacolo, con una partenza a ritmi folli e che non ha permesso un vero e proprio attacco per quasi metà percorso. C’è stato purtroppo anche un dramma sfiorato nella discesa di Passo Godi: Matej Mohoric cade malamente compiendo un salto mortale impressionante ed atterrando con il capo sull’asfalto. Salvato dal casco, lo sloveno della Bahrain-Victorious si è subito rialzato ma, visibilmente scosso per l’incidente, è stato caricato in ambulanza e portato in ospedale per accertamenti. E’ il secondo ritiro dovuto a cadute per la squadra diretta da Alberto Volpi e Franco Pellizzotti, dopo quello occorso a Mikel Landa nella tappa di Cattolica.
Dopo 75 km ecco la fuga con ben 20 atleti, inclusi Bauke Mollema, Geoffrey Bouchard, Simon Carr, Koen Bouwman e Michael Storer. Il francese della AG2R-Citroen è il più scatenato, andando a prendersi i punti necessari per scalzare Gino Mäder dalla leadership della Classifica Scalatori, ed è decisivo il passaggio ai 1457 metri di Ovindoli. Salendo verso Rocca di Cambio Bouchard resta da solo transitando dallo sprint intermedio, poi attacca la salita finale con quasi due minuti sul gruppo. Nel tratto più impegnativo c’è anche il vento contrario a rendere tutto più complicato al transalpino, che viene raggiunto da Bouwman all’inizio dello sterrato. Il gruppo rosicchia secondi e sale in cattedra Gianni Moscon, che tira dannatamente per il suo capitano Egan Bernal e fa perdere terreno alla Maglia Rosa di Attila Valter. I due fuggitivi saranno ripresi a tripla velocità dal colombiano della Ineos-Grenadiers che vince da solo e batte uno straordinario Giulio Ciccone. Terzo posto per Alexander Vlasov (Astana-Premier Tech) e quarto Remco Evenepoel.
Per Egan Bernal questo è il primo successo di tappa in un Grande Giro (quando si aggiudicò il Tour non ottenne alcun successo parziale) e vestirà la Maglia Rosa domani alla partenza della decima tappa a L’Aquila. Queste le dichiarazioni del campione colombiano, visibilmente commosso dopo il traguardo: “Non riesco a crederci di quanto è successo. Ho fatto tanti sacrifici per essere qui ed è una grande soddisfazione, sono felicissimo, devo dire grazie alla squadra perchè pone tanta fiducia in me. Vestire la Maglia Rosa ne vale la pena anche solo per un giorno.”
La Classifica Generale vede Bernal guidare con 15” su Remco Evenepoel, 21” su Alexander Vlasov e 36” su Giulio Ciccone. Lo scalatore sudamericano è anche il Miglior Giovane (Maglia Bianca), mentre il ranking dei GPM è guidato da Geoffrey Bouchard. Rimane in Maglia Ciclamino il belga della Alpecin – Fenix Tim Merlier.
Domani c’è l’ultima fatica prima del giorno di riposo: sono in programma i 139 km da L’Aquila a Foligno, con l’ascesa iniziale a Sella di Corno e il Valico della Somma a rendere più complicato l’avvicinamento al traguardo nella città nel cuore dell’Umbria.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata