La sfida per le volate tra Sam Bennett ed Elia Viviani finisce 4-3 per il corridore italiano della Quick Step, che conquista la maglia ciclamino ma non l’ultima tappa.
L’azzurro spiega a caldo che “la squadra mi ha tirato una volata perfetta, sono partito sulla sinistra e Bennett mi ha saltato. E’ stata una bella battaglia anche stavolta. La colpa della mia sconfitta non è da ricercare nell’asfalto di Roma, ma per via del fatto che agli ultimi 30 metri ho mollato”.
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Riguardo la richiesta dei corridori di neutralizzare la tappa, il campione olimpico su pista a Rio 2016 non ha dubbi: “E’ una polemica che non esiste, all’ultimo giorno si festeggia il leader della classifica e si vuole concludere nel migliore dei modi, non vedo perchè dobbiamo prenderci dei rischi. Noi corridori non facciamo la ricognizione il giorno precedente; chi ha organizzato la tappa e ha approvato il percorso avrebbe dovuto pensarci prima ai rischi che si potevano correre. Abbiamo passato una bellissima giornata a Roma, noi tutti in gruppo siamo felici di aver concluso il Giro a Roma ma non serviva prendere dei rischi. Cosa sarebbe successo se Froome avesse perso il giro forando un tubolare a tre giri dall’arrivo per via dei sanpietrini?”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine